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Il Consiglio della Regione Calabria ha approvato la nuova legge contenente norme in favore dei calabresi nel mondo e sul coordinamento delle relazioni estere. Un’approvazione unanime, questa, salutata con un applauso dai componenti della Consulta regionale per i calabresi nel mondo. Secondo il presidente della Giunta, Agazio Loiero, la legge in questione è «frutto di un intenso lavoro preparatorio e di proficua collaborazione con i nostri rappresentanti all’estero. Ci sono temi, come l’emigrazione che destano facile retorica. Ma io, oggi, sono contento di questo incontro e di fare il punto sulla nostra comune memoria storica, mai venuta meno. In questo momento l’Italia ha approvato una legge sui cosiddetti respingimenti degli immigrati. Qui in Calabria abbiamo invece fatto una legge diametralmente opposta, riaffermando una linea culturale in controtendenza». Apprezzamenti anche dal presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, che intervenendo anch’egli ai lavori della Consulta ha evidenziato che «non ci si trova oggi dinanzi ad un incontro formale, ma alla istituzionalizzazione – ha detto – di un autentico patto. In questo quadro – ha aggiunto – il patto tra calabresi sottoscritto a Palazzo Campanella, sede del Parlamento della Calabria, non ha solo una particolare solennità, ma si iscrive in un percorso in cui finalmente anche i discendenti di emigrati da molte generazioni conservino e arricchiscano l’insegnamento della madre lingua anche attraverso forme di reciprocità di scambi culturali, così come avviene nel rapporto Calabria-Argentina e Calabria-West Virginia, con la partecipazione di numerosi giovani a stage nelle università calabresi e di oltre Oceano».
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