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di LAURA MANCUSO*
E’ con interesse ed attenzione che ho letto sul “Quotidiano della Calabria” di oggi l’intervento del Presidente dell’associazione Amici della Casa della Cultura “Leonida Rèpaci” di Palmi, Antonio Minasi. Ritengo che quando si varano delle iniziative, come l’avviso pubblico sugli eventi culturali, in grado di provare a ridurre il divario di sviluppo che la Calabria sconta con il resto del Paese, la propensione al dibattito aumenti, a tutto vantaggio di un arricchimento e di un supplemento di discussione che ci porta a conoscere le impressioni di chi anima il mondo della cultura in Calabria. Le osservazioni del dottor Minasi ci inducono a chiarire meglio lo spirito dell’iniziativa regionale sugli eventi culturali. L’avviso pubblico bandito dalla Regione Calabria riguarda la selezione ed il finanziamento di eventi culturali a sostegno della qualificazione e del rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria. Il bando non fa che attuare le previsioni programmatiche del Por Calabria 2007/2013, finalizzate prioritariamente ad incrementare i flussi turistici attraverso la valorizzazione e la fruizione dei beni e delle attività culturali all’interno dei luoghi storici. E’ il Por, dunque, che determina questa connotazione indirizzata verso uno sviluppo strutturale del settore turistico anche attraverso interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale esistente. Lo stesso programma contempla due tipologie di eventi: la prima finalizzata alla realizzazione di eventi culturali storicizzati, cioè già attuati in Calabria, e volta a garantirne, attraverso un attento processo di valutazione, la continuità e la qualità; l’altra tipologia volta, invece, alla realizzazione di nuovi eventi culturali. Con questo avviso pubblico la Regione Calabria ha inteso dare intanto attuazione alla prima tipologia di eventi, ai cosiddetti eventi storicizzati e consolidati, al fine di non disperdere un patrimonio di cultura, molto spesso faticosamente costruito, pur in presenza di oggettive situazioni di difficoltà. Non va sottaciuto il valore aggiunto dell’avviso pubblico che, per la prima volta, prova a liberare gli eventi culturali promossi o da promuovere in Calabria da quel diffuso senso di estemporaneità che hanno sempre avuto, tentando, invece, di conferir loro una impostazione programmatica che potrà far vedere i propri effetti nell’arco di un triennio. Un bando pensato, in altri termini, per quelle iniziative rilevanti e di caratura nazionale che possono candidarsi a sviluppare un prosieguo di ancora più ampio respiro nel corso di una programmazione triennale. E’ comunque in fase di preparazione il bando per i nuovi eventi nell’ambito del quale potranno concorrere anche i soggetti con le nuove proposte, così come auspicato nel suo intervento da Antonio Minasi. A questo si aggiunga che è di prossima pubblicazione l’avviso relativo al Fondo Unico per la cultura approvato di recente e che supera la frammentazione legislativa esistente in materia, attraverso un atto di programmazione che integra i numerosi linguaggi della cultura. Con il bando sugli eventi presenti che scade il prossimo 20 luglio viene portata avanti una politica di trasparenza assoluta, affinché tutti i soggetti in possesso dei requisiti richiesti possano concorrere e competere alla luce del sole. Ci conforta enormemente l’interesse per l’avviso, dimostrato dalle centinaia di richieste di informazioni che stanno pervenendo in questi giorni agli uffici regionali, il che fa supporre una elevata partecipazione. A pensar male, in un caso come questo, si fa veramente peccato, non una, ma due volte..quando la logica del pregiudizio prevale sull’obiettività del giudizio.
*Architetto e dirigente generale
Dipartimento Cultura Regione Calabria
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