X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

di PIERANTONIO LUTRELLI
Appalti, politici, donne, festini, champagne e la D’Addario (nella foto). Dov’è la notizia? L’elemento di novità? Ma se i politici pugliesi avevano voglia di starsene tranquilli e fuori anche se a un’ora di strada da casa, ecco la soluzione: Matera. «Esiste una villa disabitata alle porte della città dei Sassi dove Patrizia D’Addario è stata vista». A rivelarlo è il settimanale Panorama. Un professionista barese avrebbe addirittura raccontato di «una villa tirata a lucido aperta solo per le feste». Perché «il padrone non vuole mischiare la famiglia agli affari». La D’Addario, l’escort più famosa al mondo nella città dei Sassi quindi ci sarebbe stata, o meglio sarebbe stata vista – secondo quanto racconta il settimanale – per partecipare a feste con imprenditori che «hanno tirato su imperi sul pubblico: sanità, infrastrutture, costruzioni soprattutto». «Incontri consumatisi in una villa protetta da allarmi e – dice Panorama – dall’omertà che lega certa politica agli appalti. Una casa dove i saloni e le camere si spalancano a festa tra balli e fiumi di champagne, cinque sei volte l’anno». Un sexygate all’italiana dove questa volta sarebbero protagonisti «gioiosi politici pugliesi targati Pd ed un tripudio di bellezze locali, ragazze sfrontate nei loro modi spicci e diretti. Escort. Ad iniziare dalla D’Addario, la donna più corteggiata dalla stampa internazionale». Panorama racconta di feste di questo tipo definendo Patrizia D’Addario una «donna bipartisan». Bari-Matera è poca strada. Specialmente se si viaggia in lussuose fuoriserie. Ora sono in molti che vorrebbero capire quale villa alle porte di Matera fosse interessata. E poi, se in un luogo dove i pugliesi volevano fruire dei benefici della extraterritorialità, oltre al padrone di casa ci fossero altri ospiti materani. Questo non è dato sapere. La D’Addario con i suoi amici nella città dei Sassi, al di là della notizia apparsa sulla testata nazionale, desta poco stupore e scarso interesse mediatico. D’altronde viene da pensare “che sarà mai?”. Organizzare una festa in casa propria non è reato. E’ reato semmai correlare all’evento gioioso qualcosa di illegale. E non ci sono gli elementi per poter dire una cosa del genere. A meno che non si voglia considerare un reato consumare champagne a fiumi in tempi di crisi.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE