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POTENZA – Sono sette i nuovi assessori provinciali di Potenza, di cui tre del Pd, uno dell’Idv e tre esterni (Popolari uniti, Sinistra per la Basilicata e Comunisti italiani), presentati dal presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, nel corso della prima seduta di consiglio provinciale che si è tenuta stamattina. Manca un posto tra i banchi, quello lasciato vuoto per il Partito socialista che ancora, per dissidi politici interni, non ha sciolto il nodo sul nome. Gli assessori sono Massimo Macchia (Idv), vicepresidente della giunta e assessore con delega all’Ambiente, Vito Di Lascio (Pd), con delega al Bilancio, Nicola Figliulo (esterno, Comunisti italiani), con delega alle Attività produttive, Paolo Pesacane (esterno, Sinistra per la Basilicata), con delega a Politiche socio-assistenziali, Vitantonio Rossi (Popolari uniti), con delega a Politiche per il lavoro, Nicola Rocco Valluzzi (Pd), con delega alla Viabilità, Rosaria Vicino (Pd), con delega all’Edilizia scolastica.
Nel corso delal seduta, tra le polemiche della minoranza, è stato eletto l’ufficio di presidenza. Lo scranno di garanzia all’Udc, con Palmiro Sacco, bersaglio dell’opposizione per aver ottenuto così una postazione in quota maggioranza «dopo aver fatto una campagna elettorale che poneva il partito di Casini in alternativa tanto al centrodestra che al centrosinistra». Vicepresidente vicario, per l’opposizione, è Romano Cupparo. Completa l’ufficio di presidenza il consigliere di maggioranza Donato Sperduto.
La minoranza, nel frattempo, si organizza. Pochi minuti prima dell’avvio di seduta, gli undici consiglieri eletti, con la dirigenza politica locale, hanno presentato la nascita di un intergruppo, il cui ruolo di coordinatore va all’ex candidato presidente, Aurelio Pace.
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