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Un avviso di garanzia è stato notificato questa mattina al dirigente scolastico regionale Francesco Mercurio dagli agenti della Guardia di finanza che hanno eseguito anche una perquisizione nei locali dell’ufficio a Catanzaro e nelle abitazioni di alcuni dirigenti scolastici di Crotone. Mercurio risulta coinvolto nell’indagine condotta dal sostituto procuratore della repubblica di Crotone Pierpaolo Bruni su un giro di forniture per arredi e materiale scolastico che il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Crotone Luigi Leone avrebbe fatto assegnare in modo fraudolento alle imprese del figlio Giuseppe Leone. Mercurio è accusato di abuso d’ufficio e falso. In particolare di aver sottoscritto, nell’ottobre del 2006, in qualità di dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, un protocollo di intesa con l’associazione Onlus denominata «Movimento Solidarietà e Lavoro» che faceva capo a Giuseppe Leone, in modo da consentire a quest’ultimo di stipulare singoli accordi con diversi istituti scolastici. La Guardia di finanza, inoltre, ha scoperto che alla data della stipula del protocollo l’associazione non era stata ancora costituita. Mercurio, ancora, è accusato di abuso d’ufficio perchè avrebbe danneggiato un dirigente scolastico di Crotone con il quale aveva avuto contrasti; in particolare lo scorso 24 giugno ha revocato al dirigente la presidenza della Commissione di esame presso il liceo scientifico di Strongoli.
MASSONERIA
Materiale massonico è stato trovato nel corso delle perquisizioni. Nell’inchiesta, coordinata dal pm Pierpaolo Bruni, sono indagate, 22 persone. Secondo la Procura di Crotone, il sistema collusivo che era stato realizzato allo scopo di fare ottenere sempre alle stesse ditte, riconducibili al figlio dell’ex coordinatore del Centro servizi amministrativi di Crotone, le commesse riguardanti la fornitura di materiale informatico ed arredi per l’ufficio, era così radicato «anche in forza del vincolo associativo e della partecipazione a logge massoniche». Da una nota trasmessa dalla Dda di Catanzaro alla Procura di Crotone, emerge infatti che tre indagati sono iscritti a logge massoniche. Inoltre, nel corso della perquisizione del giugno scorso a casa di Luigi Leone, fu trovato materiale e documenti comprovanti la partecipazione ad un’associazione massonica.

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