1 minuto per la lettura
Agazio Loiero ci puntava e la solidarietà delle Regioni italiane è arrivata. La Conferenza dei presidenti regionali, infatti, ha inviato un durissimo documento al Governo, scrivendo che nel decreto legge anticrisi è stata prevista una «procedura abnorme per la Regione Calabria». Così, da ieri, le Regioni hanno deciso di interrompere ogni forma di dialogo con il Governo fino a che il presidente Berlusconi non avrà fornito chiari e concreti impegni sui diversi punti di contrasto: fondi Fas, istituzione ministero del turismo, scomparsa del decreto-casa, assenza delle risorse per il fondo sociale, decreto legge ‘anticrisì sulla sanità (all’articolo 22 esso prevede il commissariamento per la Calabria). La goccia che ha fatto traboccare il vaso nel rapporto delle Regioni con il Governo è stato proprio il decreto legge anticrisi. Lo ha chiarito, nella sua relazione, proprio il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, perchè si è trattato di un atto unilaterale su un tema delicatissimo come quello delle competenze e delle risorse nella sanità. Infatti, l’ipotesi di commissariamento in Calabria non rientra nel percorso precedentemente concordato, con appositi accordi, per i piani di rientro. Una decisione che rappresenta un pericoloso precedente nella limitazione della sovranità di un organo costituzionale. «Sono soddisfatto – ha detto Loiero – che ci sia stata questa decisione delle Regioni, che hanno testimoniato solidarietà alla Calabria per una decisione illegittima e controproducente agli interessi dei cittadini».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA