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PESA come un macigno sul Potenza la ammenda di 25 mila euro e la squalifica di un anno a Postiglione, pene inflitte per la “gestione-Gautieri”. A detta della Procura Federale, la società aveva artefatto la firma di Gautieri sotto una lettera di dimissioni, per cui la tesi – assecondata dalla Commissione Disciplinare Nazionale – verteva sulla mancanza di lealtà sportiva. Ebbene, il Potenza si è rivolto al professor Pannuto, noto grafologo e consulente di molte procure ordinarie. Ieri è giunta in sede la conferma di quanto sostiene la società rossoblù: ossia che la firma di Gautieri, sotto le due lettere inviate al Settore Tecnico di Coverciano, è autentica. E sulla base di questa tesi sarà articolato il ricorso alla Commissione di Appello Nazionale, alla quale sarà chiesta la cancellazione dei 25 mila euro di ammenda e dell’anno di inibizione per il massimo dirigente potentino. Oltretutto, al centro della questione ci sono anche degli euro che, se giudicato innocente, Postiglione non deve versare al tecnico dimissionario.

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