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Massimo Rubino, siciliano di Avola, si è aggiudicato la XIX edizione del «Giro ciclistico della Locride».
Al traguardo di Gerace dopo 86 km, di cui gli ultimi 11 di durissima salita, e con una temperatura tropicale, tollerata solo grazie al forte vento, dietro Rubino, portacolori della «Lo Giudice Rubino Group», sono giunti, a pochissimi metri, Angelo Prospato della «Costiera Sorrentina», e Gaetano Mario Colletta del «Bici Club Policoro». Pietro Gangemi, della «Cicli Gatto» di Reggio Calabria, dominatore assoluto delle ultime tre edizioni, questa volta si è dovuto accontentare del quarto posto. La competizione, organizzata dall’Associazione sportiva dilettantistica «Magna Grecia» di Cosimo Varacalli, ha radunato 280 atleti di tutte le categorie amatoriali, con la presenza di ben 60 società provenienti da Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, e anche da Viterbo e Como. Dopo la partenza da Gerace, alle ore 9, della prima fase cicloturistica della gara, cioè con andatura moderata, il gruppo, in discesa, frastagliato per circa due chilometri, ha potuto ammirare lo splendido paesaggio collinare che conduce fino a Locri, venendo salutato, al suo passaggio, dal numeroso pubblico «accaldato», dislocato nelle zone d’ombra lungo il percorso. Raggiunta Siderno, ad una costante andatura di 25 km/h, i corridori, con un ospite d’eccezione, il professionista di casa nostra, Roberto Sgambelluri, sempre dalla statale 106, sono tornati a Locri, scaldando i muscoli fino ad Ardore. Qui sosta per il rifornimento, breve saluto sportivo anche per l’on. Giovanni Nucera ai molti amici del pedale, e nuova partenza.
Agonistica.
A provarci per primo è stato lo scalatore Giuseppe Napoli, del «Timebike», protagonista di un allungo solitario fino a Bianco, poi, al Bivio della Statale 106, è stata la volta di Domenico Surace, portacolori della «Fuori Giri», il quale, tentando di staccare il gruppo ormai vicino, ha in realtà incoraggiato Nicola Redavid, della «Ciclo Star Lamezia», ad una nuova fuga.
Per 30 km, buona parte sul tratto pianeggiante, Redavid, con una fluida pedalata, ha mantenuto un vantaggio sempre superiore al minuto. Dal canto suo, il gruppo in salita, è andato sempre più assottigliandosi, sia per i molti ritiri, come quello del veloce Mario Faraca, che per un paio di brutte cadute, costate a tre atleti la visita al vicino ospedale di Locri. A tre chilometri dall’arrivo di Gerace, si è accesa la sfida tra gli scalatori e tra chi, nonostante la pendenza in alcuni tratti anche del 15%, teneva ancora birra nelle gambe. Sono stati i 100 metri finali, in via Castello, che hanno determinano l’esito di questa bella gara. Tornanti ripidissimi, ultima curva a destra e falso piano con striscione dell’arrivo in vista. A questo punto, Angelo Prospato, vincitore dell’edizione 2005, ormai esausto, non ha potuto fare altro che assistere al successo di Massimo Rubino prima sgusciato da destra e poi sul traguardo a braccia alzate. Con i punti conquistati, grazie al completamento della gara con il numero più alto di atleti, è stata la «Pedale Del Golfo Bike Club», la società ad aggiudicarsi il trofeo per squadre. Dietro il team di Satriano, si sono classificati, la «Filippo Tallerico» di Catanzaro e il gruppo sportivo «La Volpe» di Acri.

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