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di MARGHERITA AGATA
E’ costato la vita a Domenico Simunno, il tentativo di recuperare delle cassette di plastica cadute dal tettuccio della propria auto, mentre viaggiava in compagnia della moglie sulla Ss 7. L’uomo, un pensionato di 69 anni, di Ferrandina, é stato travolto, all’imbocco del ponte sul Basento, da un auto diretta verso l’area industriale di Ferrandina. La tragedia si é consumata venerdì sera, poco prima delle 22. Simunno stava facendo ritorno a Ferrandina da Pomarico, dove aveva trascorso gran parte della giornata ad aiutare a rimettere a posto casa ad alcuni parenti arrivati da Milano per le ferie. L’uomo si é accorto subito di aver perso parte delle cassette di frutta caricate sulla sua Renault Megane, ma ha preferito proseguire e fare inversione allo svincolo proprio per evitare di costituire un pericolo per sé e per gli altri. Una cautela non premiata dalla sorte. Ritornato nel punto in cui aveva perso il carico, Simunno non ha avuto neanche il tempo di recuperare una cassetta che é stato investito. Alla guida un uomo di Miglionico che si stava recando in fabbrica per il turno di notte. Il conducente del mezzo é riuscito a evitare alcune delle cassette disseminate sulla carreggiata, ma non Domenico Simunno che é stato letteralmente travolto senza avere neanche il tempo di scansare l’auto. Tutto é avvenuto in pochi attimi sotto lo sguardo atterrito della moglie della vittima e dell’autista, ancora in stato di choc per l’accaduto. Sul posto, per prestare i primi soccorsi all’uomo e effettuare i rilievi del caso, sono immediatamente giunti carabinieri della stazione di Pomarico e gli agenti della Polizia stradale di Matera. Nonostante subito dopo l’impatto con l’auto Simunno fosse ancora cosciente, i soccorritori del 118 hanno subito compreso la gravità della situazione e ne hanno deciso l’immediato ricovero all’Ospedale San Carlo di Potenza. Troppe le fratture multiple e le lesioni interne, troppo esteso il trauma cranico per farcela. Domenico Simunno si é spento in ospedale poco dopo la mezzanotte. Lascia la moglie Angela, i tre figli (tutti sposati) Giuseppe, Leonardo e Giovanna, attualmente presidente del Consiglio comunale di Ferrandina. La notizia é stata appresa con commozione e sgomento in paese. Mimì, così lo conoscevano tutti, infatti, era ritenuto persona amabile e dal comportamento esemplare. A farsi portavoce di questi sentimenti Raffaele Ricchiuti che, in qualità di sindaco di Ferrandina, ha manifestato «a nome dell’intero consiglio comunale, dei dipendenti e di tutti i cittadini il più profondo cordoglio al nostro presidente del consiglio Giovanna Simunno per la scomparsa del propro amatissimo genitore, persona stimata unanimemente e dalle caratteristiche umane di grande spessore. Mimì Simunno, infatti, é stato un uomo totalmente dedito alla propria famiglia ed ai valori di amicizia, altruismo e laboriosità». La salma è arrivata in mattinata nella sua casa di Ferrandina, i funerali si svolgono nel pomeriggio in Chiesa Madre.

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