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Eseguita la più vasta operazione contro la pedofilia on line in Italia. Quattordici gli arresti in flagranza di reato nei confronti di persone trovate in possesso di migliaia di video molto cruenti di pornografia infantile, 253 indagati per detenzione di materiale pedo-pornografico acquisito tramite Internet e oltre trecento perquisizioni in gran parte delle città d’Italia.
L’indagine, diretta dal procuratore aggiunto Marisa Scavo e dal sostituto Antonella Barrera, ha riguardato dei video di pornografia infantile immessi su un sito estero. Le investigazioni sono state compiute con il diretto coordinamento del Centro nazionale di contrasto della pedopornografia online di Roma, in collaborazione con la Polizia federale tedesca. Ci sono oltre 150 mila filmati sequestrati nella maxioperazione antipedofilia «Smasher» contro l’acquisto su Internet e la detenzione di materiale pedo-pornografico. Sedicimila sono stati trovati nell’abitazione di uno 14 arrestati che li aveva catalogati per età, sesso e tipo di violenze esercitate sui bambini. Nei filmati si vedono abusi e torture su bambini di piccolissima età compiuti non soltanto da uomini e donne, ma anche da animali. Tra gli uomini finiti in manette nell’operazione compiuta dalla polizia postale di Catania ci sono anche due uomini che avevano ogni giorno contatti con bambini piccoli per il lavoro svolto: cuoco di un circolo didattico insegnante di educazione fisica di una scuola media. Complessivamente sono stati sequestrati circa 800 computer, tra laptop e desktop, e oltre 40 mila supporti, tra dvd, cd e pen drive. Le 68 città interessate dalle perquisizioni sono: Alessandria, Ancona, Asti, Bari, Belluno, Bergamo, Bologna Bolzano, Brescia, Cagliari, Caserta, Catania, Como, Cosenza, Cremona, Crotone, Cuneo, Ferrara, Firenze, Frosinone, Genova, Gorizia, Imperia, La Spezia, Latina, Lecce, Lecco, Lodi, Lucca, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Matera, Messina, Milano, Modena, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pesaro-Urbino, Pescara, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Siracusa, Sondrio, Teramo, Torino, Trapani, Trento, Treviso, Trieste, Varese, Venezia, Vercelli, Verona, Vicenza, Viterbo. Gli arrestati risiedono a Palermo, Roma, Firenze, Teramo, Perugia, Modena, Reggio Emilia, Padova, Cremona, Milano, Treviso ed Imperia.
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