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di Renato Carpentieri
ALBANO NON resta solo, mentre è caccia al centrocampista di qualità. Oltre alla riconferma di Ancora, di proprietà del Matera e con il quale c’è solo da concordare il reingaggio, il bomber Diego Albano giocherà con una spalla che dovrebbe essere uno dei due giocatori con i quali il Matera ha già chiuso l’accordo.
Dovrebbe essere Giuseppe Genchi, ex Carpi e Chieti oltre a Manfredonia. Attaccante di movimento dell’85 nato a Bari, ma non è escluso che possa arrivare anche una quarta punta già del mirino di Giuseppe Fragasso e Pino Giusto. Sistemati attacco e difesa, con Martinelli, D’Arienzo e l’altro difensore di provenienza Carpi (le tracce portano a Remnatino Bartoli che sarebbe un colpo da novanta per il Matera), è il centrocampo il reparto da completare. Contatti a iosa. Il trentasettenne Tatomir e il trentanovenne Menolascina sono ormai contatti quasi morti. Perchè Tatomir gioca praticamente a casa e difficilmente si muove da Chieti e dintorni, mentre Menolascina ha problemi di famiglia e difficilmente vorrà rituffarsi nella mischia della serie D dopo l’esperienza a Noicattaro dove è senza dubbi un capitano fuori e dentro il campo. La pista argentina non è trascurabile, perché Formidabile dell’Ischia e Gasparini del Pomigliano sono giocatori di prima scelta nel ruolo che il Matera deve coprire, visto che un seniores dovrà fare coppia necessariamente con un under e Conte è in pole per questa soluzione ma bisognerà affiancargli un altro ’88 nel ruolo di centrocampista. Pista argentina che potrebbe riservare anche altre soluzioni, ma è chiaro che restano accesi i contatti con Gambino ex Latina (ha vinto il campionato) e Porro dell’Ostuni. Anche Caccavale non dovrebbe rientrare nei piani del Matera, ma di mediani di rottura ce ne sono tanti in circolazione. Inoltre c’è da considerare anche i giocatori in organico la passata stagione e quindi l’attenzione va verso Antonio Chisena e Alberto Marsico che al momento non hanno ancora avuto un dialogo con la società. Entrambi sono reduci da un campionato al disotto delle aspettative, ma la ragione è ormai nota a tutti trattandosi di atleti che vanno differenziati dagli altri nei sistemi e carichi di lavoro atletico. Il tecnico Giusto e la società sono stati precisi: abbiamo bisogno di giocatori che siano continui. Ma il caso di Marsico e Chisena è molto diverso da altri, perché entrambi hanno giocato tutte le gare e sono stati decisivi per le rispettive squadre quindi è una questione di metodi.
Renato Carpentieri
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