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di SALVATORE SANTORO
Nessuna poesia da Bondi per Potenza ma l’impegno: “La piazza è il centro della democrazia e va difesa dalle decisioni di pochi». Il ministro ai Beni culturali, Sandro Bondi ieri pomeriggio è giunto a Potenza per lanciare la volata per il ballottaggio al candidato sindaco del centrodestra, Peppino Molinari.
C’è tutto il gota del Pdl e del centrodestra lucano ad attendere il ministro a Potenza. La visita nella piazza è il primo appuntamento poi c’è il tour: d’avanti alla biblioteca provinciale (chiusa dal ‘90) in corso Garibaldi, viale Dante, Serpentone per una sosta vicino alla nave e infine manifestazione nella Biblioteca
nazionale a via del Gallitello. E non sono mancate le dichiarazioni “ad effetto” del ministro Bondi per lanciare il Pdl alla guida del comune capoluogo di regione e il candidato sindaco Peppino Molinari.
Anche se l’esordio potentino del ministro inizia con una “gaffe”: «Sono qui a sostegno del candidato sindaco Vincenzo Molinari».
Ha dichiarato Bondi ai giornalisti. Salvo poi recuperare all’errore durante il comizio vero e proprio: «Io dico ai potentini, di non buttare un’occasione. Hanno l’opportunità di votare per Peppino Molinari». Applausi della folla. Sotto lo sguardo attento di Viceconte e Taddei. Ma è stato un comizio a piazza Prefettura
incentrato essenzialmente a criticare il progetto di riqualificazione della piazza stessa. Con tanto di architetto Grimaldi a spiegare il perchè «di un progetto sbagliato» e di disegni e illustrazioni. E Bondi dopo aver ascoltato le critiche contro «le piscine di Santarsiero» come ha detto Peppino Molinari – che ha introdotto il discorso – ha attaccato: «Io non tollererò il progetto di riqualificazione di piazza Mario Pagano, quando il ministero verificherà e
valuterà questo progetto, ve lo posso assicurare». Parole che hanno scatenato la reazione del candidato sindaco Santarsiero. Sandro Bondi, ha poi continuato negli
attacchi alle precedenti amministrazioni comunali: «Potenza, e lo so anch’io che non sono di questa città ha subito negli anni passati uno sfregio fra i più lancinanti e fra i più orribili alla sua immagine, uno sfregio dei più brutti alla
sua identità urbanistica, alla sua storia e alla sua memoria. E capisco che voi non vogliate più tollerare uno sfregio analogo a questa piazza». Ma non solo critiche. Il ministro ha anche preso degli impegni precisi con i cittadini che ascoltavano: «A Potenza sarà realizzato un Museo del Risorgimento, grazie all’investimento del governo di sei milioni di euro: la struttura sarà ospitata nei palazzi D’Errico e Palermo». Bondi e poi tornato alle critiche dopo aver visitato la “nave” del serpentone. Anche se per la cronaca durante la sosta nel quartiere potentino non sono mancate scene di proteste. In ogni caso durante la conferenza presso la Biblioteca nazionale il ministro ai Beni culturali ha ricordato la frase detta sotto la nave: «Qui non c’è stato rispetto per i cittadini. Valuterò con i miei sovrintendenti se tutto ciò che è stato fatto qui è regolare e legittimo».
Senza aspettare eventuali responsi da Roma, Molinari ha invece ribadito più volte durante la visita del ministro l’intenzione di abbattere quello che definisce «un mostro di cemento».
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