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«Semplicemente folle». Questa l’idea di Pino Tassi, di Sinistra e libertà sulla possibilità che a Vibo Valentia sorga un inceneritore.
«I danni ambientali prodotti – ha detto tramite una nota – sono sotto gli occhi di tutti, quelli prodotti sulla salute dei lavoratori tutti da accertare e da verificare. È una scelta folle, di una classe politica miope, che non vede le conseguenze nefaste per Vibo Marina, per le sue politiche di sviluppo e per l’intera costa che va da Pizzo Calabro a Nicotera».
«Il solo fatto – ha aggiunto – di prendere in considerazione l’idea che nel cuore della costa più bella della Calabria possa nascere un impianto di questa natura, che, tra l’altro, dovrebbe essere il punto d’approdo del Cdr di buona parte della Calabria, sconcerta e fa rabbia. La provincia di Vibo prima di mandare avanti questo accordo perchè non si informa di ciò che succede a Isola delle femmine in Sicilia dove è stato avviato un processo simile con l’opposizione della popolazione locale? Oppure perchè non valuta ciò che è successo qualche mese fa a Colleferro dove la magistratura ha posto sotto sequestro due termovalorizzatori per smaltimento di rifiuti tossici? I rischi e i pericoli che si andranno a correre valgono la posta in gioco? E poi si è chiesto se questa scelta porterà alla chiusura della cementeria?».

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