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L’IDEA alla base della “truffa dello specchietto” è collaudata ma, ieri mattina, l’escamotage di due fratelli campani non è andato a buon fine.
E, invece dei 160 euro richiesti per i danni, hanno ricevuto una segnalazione all’Autorità Giudiziaria dai Carabinieri di Matera in quanto presunti autori di una tentata truffa nei confronti di una materana.
La vittima, mentre era a bordo della sua auto, è stata fermata in centro dai due ragazzi (due fratelli pregiudicati di 20 e 29 anni) i quali, accusandola di aver danneggiato lo specchietto retrovisore della loro auto durante una manovra, le hanno chiesto di pagare immediatamente i danni consegnando la somma di 160 euro.
La donna, sicura della falsità delle loro affermazioni, ha richiesto telefonicamente l’intervento dei Carabinieri che si sono immediatamente portati sul posto.
Dai primi accertamenti effettuati dai militari dell’Arma è stato possibile appurare che i due, originari campani ma di fatto senza fissa dimora, avevano entrambi precedenti di polizia.
Il più giovane era già stato segnalato nel 2007 nella Provincia di Milano quale presunto autore, ai danni di anziani, della medesima truffa “dello specchietto”, motivo per il quale era stato già colpito da un divieto di ritorno nel comune di Vimodrome (Milano).
Sono stati pertanto effettuati rilievi mirati sulle due autovetture verificando la verosimile incompatibilità tra i danni dello specchietto della macchina dei due pregiudicati e l’autovettura della donna.
I militari dell’Arma hanno inoltre proposto nei confronti dei due fratelli l’applicazione di un foglio di via obbligatorio per tre anni dalla città di Matera.
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