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Antonio P., nato in Calabria nel 1921, emigrato negli anni ’50 in Canada era stato arrestato nel 1997 per un duplice omicidio legato a questioni patrimoniali. Da quattro mesi attende l’espatrio al fine di raggiungere i suoi cari in Canada. “L’uscita dal carcere a febbraio – ha detto il Garante – ha segnato l’inizio di una odissea. Senza documenti nè alloggio nè riferimenti familiari, quest’uomo, che chiamava casa il carcere di Rebibbia, si è trovato di colpo perso con serie ripercussioni psicologiche. Negli anni aveva socializzato con i detenuti e con il personale che garantivano anche un controllo sulla sua salute. Fuori dal carcere l’uomo si è trovato senza sistemazione nè cure mediche indispensabili». Antonino P. ha vissuto gli ultimi mesi in attesa di un passaporto per il Canada, dove finirà di scontare la pena in un carcere, tra Caritas, ospedali, centri di accoglienza e strutture onlus. «E’ una situazione paradossale. Il ministro della Pubblica Sicurezza canadese Peter Van Loan – ha concluso Marroni – ha approvato il trasferimento ed ha inviato il relativo decreto al ministero di Giustizia italiano oltre un mese e mezzo fa. Manca solo il nulla osta del Tribunale di Reggio Calabria».
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