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«Il 10 maggio scorso per la ridotta visibilità nell’area aeroportuale si è determinata la chiusura dello scalo “Tito Minniti” di Reggio Calabria, decisione assunta in relazione alle particolari caratteristiche morfologiche, al fine di assicurare, comunque, le ottimali condizioni operative, secondo quanto disposto dall’Enac (Ente Nazionale dell’Aviazione Civile)». È quanto ha dichiarato il ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rispondendo in question time alla Camera dei Deputati all’interrogazione di Francesco Nucara.
Per le operazioni di atterraggio e decollo sono previsti alcuni minimi di visibilità. Gli standard internazionali, prevedono che in caso di bassa visibilità devono essere in ogni caso sospesi decolli e atterraggi.
«Il 13 maggio scorso – ha spiegato il ministro – è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra Ministro delle Infrastrutture, Enac e Regione Calabria, per un miglior utilizzo dello scalo stesso. La destinazione dei fondi per lo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali della Calabria, prevista dal protocollo di intesa, siglato da Enac, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Calabria, Sacal (che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme), Aeroporto Sant’Anna (Crotone) e Sogas (che gestisce l’aeroporto di Reggio Calabria), ha assegnato a quest’ultimo aeroporto una somma pari a euro 30.100.000, finanziata attraverso i PON (Programmi Operativi Nazionali-Trasporti), i POR (Programmi Operativi Regionali Calabria), Fondi FAS e fondi privati, per complessivi 11 interventi.
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