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Cinque studenti dell’Università della Calabria sono stati denunciati per adunata sediziosa e resistenza a pubblico ufficiale a seguito delle proteste inscenate nell’ateneo cosentino in occasione della presenza, lo scorso 15 gennaio, del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano alla cerimonia di apertura dell’Anno accademico. A diffondere la notizia sono stati gli stessi studenti del movimento Onda calabra, nato per contestare la riforma Gelmini, nel corso di una conferenza stampa.
«L’atmosfera di quel giorno – ha detto uno degli studenti destinatari della denuncia – era cilena. L’università era completamente circondata e l’intera area era zona rossa. Noi volevamo manifestare solo il nostro dissenso non nei confronti della presenza del presidente Napolitano ma contro l’ inaugurazione dell’Anno accademico. Questo ci è stato impedito e il nostro tentativo di protesta pacifica è il reato che ora ci viene contestato».
«E’ stata impedita – ha aggiunto un rappresentante dell’Onda Calabra – la libera espressione del dissenso. Non è stato commesso alcunchè e non c’è stata alcuna aggressione a pubblici ufficiali».
Gli esponenti del movimento Onda calabra hanno anche preannunciato la realizzazione di un video con documenti filmati relativi a quella giornata. Per giovedì è in programma un’assemblea di ateneo per discutere della vicenda.

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