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La Polizia Tributaria e la Guardia di Finanza di Cosenza e Castrovillari, hanno dato esecuzione, questa mattina, a un ulteriore decreto cautelare, emesso dal Giudice Annamaria Grimaldi, per il sequestro preventivo «per equivalente» di beni di cui il notaio Guglielmo Labonia, operante a Sibari, è risultato avere la piena proprietà, per un valore complessivo pari a 2.643.534,82 Euro. Il sequestro di oggi segue il primo, di 666.581 euro, effettuato recentemente dalla Finanza nei confronti dello stesso notaio, arrestato il 3 aprile scorso con l’accusa di peculato per essersi impossessato della somma di oltre 3 milioni e mezzo di euro, incassata dalle procedure esecutive immobiliari. La misura cautelare reale di oggi è stata richiesta dal Procuratore Capo di Castrovillari, Franco Giacomantonio e dal Sostituto Procuratore Baldo Pisani, a seguito degli ulteriori approfondimenti effettuati dalla Guardia di Finanza durante gli accertamenti bancari e patrimoniali. Il notaio Labonia sarebbe risultato avvezzo non solo a prelevare il denaro per pagare stipendi al personale dipendente del suo studio e acquistare beni voluttuari, ma anche ad emettere assegni a favore di familiari e di persone alle quali era legato da rapporti privati. Il sequestro preventivo comprende: un’abitazione a Rossano, costituita da 2 appartamenti contigui; 6 appartamenti siti nei comuni di Rossano Calabro (CS) e Cassano allo Ionio, frazione di Sibari; 2 appezzamenti di terreno siti in Rossano Calabro, contrada di Momena; una villa di campagna a Rossano, contrada Momena, composta da 5 vani ed accessori; 3 magazzini siti in Cassano allo Ionio (CS), frazione di Sibari; 1 garage sito in Cassano allo Ionio, frazione Sibari; un’autovettura marca Audi modello R8; diversi conti correnti e relative somme depositatevi; un dossier titoli del controvalore di 68.880,35 Euro.
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