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di Rocco De Rosa
GENZANO- DOPO la deludente sconfitta sul manto erboso di casa che condanna al terzultimo posto lo Sporting Genzano, è strano vedere il Presidente Donato Nei amareggiato ma sorridente. Di certo la sconfitta ci potrebbe anche stare visto l’inferiorità numerica ma al numero uno genzanese quello che va giù sono le decisioni arbitrali sempre contrarie ai suoi ragazzi: “Vedendo come ha lavorato la squadra in questi giorni non penso che la sconfitta sia giusta. I ragazzi – esordisce in Presidente – hanno lavorato bene e non devo rimproverargli nulla. La nostra preparazione è tutta incentrata ai prossimi play out. Il Mister sta lavorando bene soprattutto sotto il profilo psicologico perché in queste gare di spareggio più che vedere la classifica bisogna vedere l’aspetto psicologico dei ragazzi. Ora ci sono tre squadre che lottano per due posti liberi per la salvezza e non voglio fare preferenze su chi sperare di affrontare”. L’allusione e le speranze del presidente, della società e dei tifosi e poter affrontare l’Angri, ma anche il Bacoli non sarebbe male visto che i due precedenti di quest’anno dicono che lo Sporting ha vinto entrambi i mach contro il Bacoli.
“Ripeto – riprende Nei – io non voglio fare preferenze e ci tengo a sottolineare che i play out, come i play off, vince la squadra che è messa meglio sotto l’aspetto psicologico più che fisico. Non è detto che la squadra che sia messa meglio in classifica riesca a mantenere la categoria e l’altra scenda doverosamente. Il fattore psicologico è uno dei tanti fattori ma è il più importante. Noi – continua Donato Nei – ci stiamo preparando al meglio per affrontare queste due gare e spero proprio di riuscire a trovare la via della salvezza.”.
Il discorso poi cade, inevitabilmente, sulla terna arbitrale ancora una volta gravemente insufficiente: “Io non voglio più ripetermi perché sarebbe monotono ma vedere un arbitraggio così scadente in una competizione come la Serie D è davvero imbarazzante. Quest’anno, tutta la classe arbitrale è davvero scadente. Bisogna vedere quello che è successo al momento della prima ammonizione di Masturzo; su fallo dei nostri avversari con un nostro uomo a terra, l’arbitro invece di espellere in nostro avversario per un brutto fallo ha ammonito il nostro difensore. Queste – continua il Presidente – sono cose assurde che condizionano la gare di ogni giocatore. Ci si innervosisce, il giocatore ammonito gioca sempre con un pizzico di timore e tutto questo non garantisce un’ottima gara.”Si parla poi delle periodo nero di Compierchio che non riesce a trovare la via del gol ormai da troppo tempo: “Compierchio sta attraversando un periodo davvero difficile. Per fare il calciatore a un certo livello non bastano solo le doti tecniche ma è molto importante anche l’aspetto psicologico. Bisogna sapersi gestire, bisogna lavorare e mantenere sempre la concentrazione.”
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