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E’ finito in manette Salvatore Coluccio, il latitante arrestato ieri nel reggino dai carabinieri del Ros a Marina di Gioiosa Ionica.
A momento dell’arresto era solo e non ha opposto resistenza. L’uomo si nasondeva in un bunker dove però non sono state trovate armi. Al bunker dove è stato trovato Coluccio, si poteva accedere attraverso un apposito congegno meccanico che è stato individuato dai carabinieri.
La struttura era dotata di energia elettrica, impianto di aerazione, generali alimentari ed altro materiale per consentire all’uomo di trascorrere la sua latitanza. Nel settembre dell’anno scorso i carabinieri del Gruppo di Locri scoprirono a Roccella Ionica un bunker nell’abitazione del titolare di un ristorante di Marina di Gioiosa Ionica che è legato da vincoli di parentela acquisita con Salvatore Coluccio. La principale attività della cosca alla quale Coluccio è legato sarebbe il narcotraffico internazionale che vede al vertice del clan Giuseppe Coluccio, arrestato nell’agosto scorso in Canada, ed il fratello Salvatore, arrestato appunto ieri pomeriggio dai carabinieri del Ros a Marina di Gioia Ionica, nel reggino.
Durante la latitanza in Giuseppe Coluccio (sotto falsa identità) aveva continuato a mantenere costanti rapporti con la Calabria, gestendo il traffico di ingenti quantitativi di hashish e cocaina destinati alle cosche jonico-reggine, ed entrando in contatto anche con Giuseppe Cuntrera, detto ‘Big Joe’, figlio di Pasquale (arrestato dal Ros nel 1998 in Spagna) ed esponente della famiglia di narcotrafficanti siciliani Caruana-Cuntrera, coinvolta nel ’94 nell’operazione ‘Cartagine’ che portò tra l’altro al sequestro di 5 tonnellate di cocaina.
Nel corso degli anni, Salvatore e Giuseppe Coluccio sono stati al centro di numerose indagini dalle quali è emerso il ruolo di raccordo tra i grandi cartelli di fornitori di droga sudamericani e le cosche del reggino. Salvatore Coluccio fu arrestato nel 2004 perchè accusato di associazione mafiosa e narcotraffico.
1|8]Nella foto: Coluccio nell’auto dei Carabinieri subito dopo l’arresto
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