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di ANTONELLA CIERVO
Pur essendo presente nel parterre del teatro Duni di Matera per un obbligo di leva nei confronti del candidato alla presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, per una «Battaglia emblematica per entrambe le province, perchè la coalizione ha molto da dire come indicano le bandiere che sono tornate ad essere un simbolo, oggi», il presidente della Regione, Vito De Filippo indirizza i suoi strali innanzitutto alla Rai, colpevole di essersi occupata della Basilicata con una «Trasmissione incisiva e imprecisa». Il riferimento è alla “Arena” di Massimo Giletti che, all’interno della puntata di Domenica In del 3 maggio scorso, ha dedicato uno spazio alla mancanza della ferrovia a Matera. «Sarebbe il caso di ricordare che nei giorni scorsi con l’assessore Loguercio abbiamo avuto un altro incontro con Rfi, nel corso del quale siamo stati irrisi. Il vertice, infatti, ha rischiato di saltare», aggiunge con freddezza, rivolto alla platea riunita. Il governatore ha fatto riferimento ai
programmi della società che gestisce il trasporto su rotaia e allo stretto di Messina così come altri interventi per opere discutibili nel Mezzogiorno.
«Dobbiamo chiedere la mobilitazione di tutti, non ci si divide su questi temi – ha aggiunto, lanciando dal palco del Duni un appello al primo cittadino della città dei Sassi – Spero che il sindaco sia con noi».
La Regione, ha aggiunto ancora de Filippo, ha in giacenza risorse per 30 milioni di euro per cofinanziare il progetto della tratta Matera-Altamura. Il richiamo del presidente della Regione ad una politica fatta di campi di battaglia, è apparso più che mai calzante. «A volte – ha aggiunto – si è però più interessati ai cambi di casacca.
C’è da fare un grande lavoro – ha aggiunto, con un chiaro riferimento alle ragioni di un territorio, quello lucano, che non conosce divisioni campanilistiche e che, in particolare per il caso-Ferrovie non è intenzionato a lasciar perdere. Troppi impegni, troppo denaro e progetti sono stati già investiti per una infrastruttura che la Regione Basilicata non vuole considerare un progetto abbandonato».

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