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«Prima di dire le cose come stanno, Di Pietro dovrebbe almeno conoscerle e non parlare per sentito dire». Non si fa attendere la replica del presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, alle dichiarazione del leader di Italia dei Valori. «Abbiamo già tante prefiche che stanno a versare lacrime sul disastro della Sanità in Calabria – ha detto Loiero, tramite una nota del portavoce – ma sono inaccettabili le lezioni moralistiche da qualunque parte esse provengano. Qualcuno, anche all’interno di IdV dovrebbe informare Di Pietro del grande sforzo che stiamo facendo per il contenimento della spesa e l’operazione di pulizia avviata da tempo all’interno di un settore infiltrato dalla criminalità e pieno di incrostazioni clientelari. Sono stato io a volere fare chiarezza sui conti, col voto di IdV il Consiglio regionale approvato una legge che consentirà ai calabresi di avere in futuro una Sanità migliore, depurata da tutti i mali attuali, abbiamo preparato una proposta di piano di rientro del deficit storico molto drastico e duro per far capire al governo che facciamo sul serio. Voglio ancora ricordare che ci siamo rivolti anche all’Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali) e, per alcuni aspetti particolari, alla stessa Corte dei Conti che ha apprezzato i provvedimenti già adottati e le linee di indirizzo elaborate dalla giunta per superare la crisi. Sinceramente non saprei più chi chiamare al capezzale della Sanità calabrese. Quella che abbiamo messo in atto è una ‘cura da cavallò e sono convinto che alla fine la spunteremo». Le parole di Di Pietro, secondo Loiero «appaiono come un esercizio di autolesionismo, e pongono un problema tutto interno alla coalizione di centrosinistra che amministra la Regione. Non mi meraviglia – ha detto – che il centrodestra faccia finta di ignorare di essere, secondo i conti dell’advisor nominato dal governo, il responsabile quasi esclusivo dello sfascio della Sanità nella regione, e utilizzi l’argomento esclusivamente a fini elettorali praticando una sorta di tanto peggio tanto meglio per scaricare le proprie responsabilità. Ma che ci si metta anche Di Pietro, è sinceramente troppo, perchè così facendo egli dà una mano allo schieramento avverso. E non dico nulla sui fondi europei. Rinvio Di Pietro, se ha interesse a saperne davvero qualcosa, ai giudizi estremamente positivi sulla nostra gestione espressi dalla Commissione europea. Non mi fanno arrabbiare, proprio per niente, le parole di Di Pietro – ha concluso Loiero – ma mi sconvolge l’idea che egli ha delle istituzioni e della soluzione dei problemi in Calabria».

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