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Domenicco Mazza, 44 anni, e Pietro Eugenio Ciambrone, 48, entrambi residenti nel comune di San Pietro Apostolo, avrebbero realizzato un vero e proprio «giro» di cedolini falsificati il tutto «fatto in casa»;. È questa l’accusa mossa dai Carabieniri di Catanzaro ai due uomini. La vicenda, secondo quanto riferito, risale al maggio 2007, quando fu fermato dai carabinieri un giovane a bordo di un veicolo senza il contrassegno assicurativo. Le indagini svolte dai militari avevano consentito di invididuare i presunti responsabili, appunto Ciambrone e Mazza. I due sono accusati di falsità materiale commessa in atti pubblici, falsità commessa dal privato e truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo l’accusa erano in condizione di falsificare versamenti postali di ogni tipo riuscendo così a dimostrare pagamenti (come appunto per i cedolini assicurativi dei veicoli) che invece risultavano mai avvenuti traendo in inganno enti pubblici, privati e numerose Finanziarie per circa centomila euro. Mazza, rappresentante di un ingrosso di bibite, è stato sorpreso e tratto in arresto da parte dei militari dell’Arma all’interno dei locali di un esercizio commerciale nella periferia sud di Catanzaro. Per Ciambrone, invece, cuoco in un noto locale di San Pietro Apostolo, le manette sono scatatte nella notte al suo rientro in casa.
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