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Per spezzare i tentacoli dei clan del Crotonese che si allungano sugli appalti
dell’Expo 2015, il parlamentare del Pd Marco Minniti chiedeva nell’ottobre scorso un organismo di controllo che vigili sugli appalti e i contratti. La richiesta
era contenuta in un’interrogazione presentata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al ministro dell’Interno, al ministro della Giustizia. Il rischio di infiltrazioni della ‘ndrangheta emerge da alcune inchieste della Procura di Busto Arsizio (Varese) che ha aperto, tempo fa, un fascicolo, destinato a essere
trasferito alla Dda di Milano. I collegamenti con l’operazione Bad Boys sono evidenti. Al centro dell’inchiesta era finito un presunto emissario di una delle più potenti cosche della ‘ndrangheta attivo nel capoluogo lombardo. L’uomo chiave sarebbe Giovanni Cinque, personaggio implicato in un traffico di stupefacenti nel Varesotto e legato a Francesco Franconeri, con precedenti per bancarotta fraudolenta e ricettazione. Le indagini si sono presto concentrate, però, sulle frequentazioni politiche di Cinque. Il presunto emissario del clan Arena di Isola Capo Rizzuto avrebbe relazioni con esponenti politici locali. Sono spuntati i nomi del candidato al consiglio provinciale di Varese Massimiliano Carioni, di Forza Italia, e del consigliere comunale di Milano Vincenzo Giudice, eletto nella lista “Forza Italia Moratti Sindaco” e presidente del Consiglio di amministrazione
di “Zero Impatto Non Carbonio – Zincar srl”, società a capitale misto pubblico e
privato. Massimilano Carioni, assessore azzurro al territorio, alla viabilità e al
commercio a Somma Lombardo, ha 34 anni e alla vigilia delle elezioni del 13 e 14 aprile 2008 si è candidato alle Provinciali. Uno dei suoi cavalli di battaglia il salvataggio di Alitalia. Viene eletto con circa 4000 voti, sembrerebbe grazie anche all’appoggio di Cinque, rappresentante di una nutrita comunità di calabresi
a Somma Lombardo. Il nome di Cinque viene fuori anche in relazione a una serie di incontri con imprenditori in vista dell’Expo 2015. Contatti che secondo gli inquirenti meritano approfondimenti.
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