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Proseguono gli incontri nelle cinque province per arrivare alla presentazione della bozza del documento preliminare del Quadro territoriale regionale paesaggistico. Le conferenze che saranno presiedute dall’assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi, si svolgeranno nelle cinque città capoluogo calabresi. I prossimi incontri: martedì 28, alle ore 16,30, all’Hotel Lido degli Scogli di Crotone; mercoledì 29, alle ore 17, nella sala conferenze del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria; giovedì 30, alle ore 17, nella sala degli Specchi della Provincia di Cosenza e lunedì 4 maggio, alle ore 10,30, nelle sale del Sistema bibliotecario di Vibo Valentia. Alle riunioni parteciperanno anche il dirigente generale del dipartimento Urbanistica, Rosaria Amantea, e il professor Alberto Clementi, coordinatore del gruppo tecnico di lavoro che ha elaborato la bozza del documento preliminare.
“Il Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica – ha spiegato l’assessore Tripodi – è uno strumento di indirizzo per la pianificazione del territorio con il quale la Regione, in coerenza con le scelte e i contenuti della programmazione economico-sociale, stabilisce gli obiettivi generali della propria politica territoriale e indirizza, ai fini del coordinamento, la programmazione e la pianificazione degli enti locali”.
In linea con quanto previsto dalla legge, il documento preliminare del Qtrp definisce gli indirizzi strategici e le scelte di fondo per lo sviluppo del territorio calabrese, attraverso la prefigurazione di una immagine di insieme, l’impostazione delle strategie di organizzazione del territorio e del paesaggio, nonchè la programmazione dei principali interventi. Le scelte della Pianificazione contenute nel documento preliminare delineano un disegno per lo sviluppo del territorio calabrese nel quale la pianificazione del paesaggio e del territorio è stata assunta come laboratorio per la sperimentazione di una nuova forma di sviluppo ecosostenibile, in grado di dimostrare la praticabilità e la convenienza di un modello diverso da quello praticato finora. «Con il Quadro territoriale paesaggistico la Regione – ha detto infine Tripodi – non si è limitata a garantire la sopravvivenza dei valori paesaggistici ereditati dal passato, ma anche a indurre processi virtuosi di sviluppo che combinano iniziative centrali e azioni a carattere endogeno, con ricadute significative sull’economia e sulle condizioni di benessere e di qualità di vita delle popolazioni».
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