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Giuseppe Perfetti, il 53enne di Cosenza trovato suicida nella sua auto, su una corsia di emergenza tra gli svincoli di Cosenza Nord e Cosenza Sud, sull’A3, era un lavoratore ex Why Not, appartenente ai servizi esternalizzati della Regione.
I lavoratori ex Why Not sono da mesi senza stipendio e attendono il rifinanziamento della legge regionale che dovrebbe loro garantire l’occupazione.
La morte tragica del 53enne cosentino ha spinto la segreteria unitaria regionale dei sindacati Ugl, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uil Tucs a sospendere per tutta la settimana assemblee e iniziative di lotta.
La decisione, è scritto in una nota dei sindacati, è stata presa «in segno di solidarietà nei confronti della famiglia dello scomparso».
Un gruppo di lavoratori ex Why Not, appartenenti alla legge regionale 28/2008, sempre in relazione alla morte del loro collega hanno espresso in una dichiarazione «cordoglio per la tragica notizia ma anche sdegno, rabbia e dolore per una tragedia che – hanno detto – poteva essere senz’altro evitata. In questa triste circostanza, intendiamo ribadire che circa 300 famiglie, con bambini, stanno vivendo la medesima situazione di grave criticità economica del collega, per una legge regionale che non è stata finanziata. Tutto questo quanto era stat sottoscritto un accordo con l’assessore regionale al Lavoro Mario Maiolo, per la concessione degli ammortizzatori sociali».
«Ci auguriamo – hanno aggiunto i lavoratori ex Why Not – che quanto accaduto sia solo un episodio sia pure terribile e che venga confermato quanto sostenuto in una riunione del 20 febbraio scorso sul finanziamento di 4 milioni e 200 mila euro a favore della legge 28 nel nuovo bilancio regionale».
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