Domani a Lamezia la convention Calabria-Giappone

Domani Lamezia Terme ospiterà la convention Calabria/Giappone, promossa dall’Assessorato alle Attività produttive regionale attraverso lo Sprint Calabria – Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese.
«Il Dipartimento, infatti – riporta un comunicato – ha individuato nel Giappone uno dei Paesi in cui promuovere il sistema produttivo regionale e, nel contempo, attrarre investimenti in Calabria, concentrando diverse azioni di internazionalizzazione nelle nuove programmazioni degli interventi. L’intento dell’Assessorato alle Attività economiche e produttive è quello di organizzare un meeting propedeutico, rivolto a tutto il tessuto imprenditoriale del territorio calabrese al fine di migliorare l’attività di informazione sul Sistema Paese Giappone e sulle eventuali opportunità di cooperazione con la nostra regione».
«La Convention – riporta ancora la nota – si svilupperà nell’arco dell’intera giornata. In mattinata per la presentazione dell’operazione Giappone parteciperanno gli assessori regionali alle Attività produttive, Francesco Sulla, e all’Agricoltura, Mario Pirillo, e il direttore generale dell’Assessorato alle Attività produttive, Antonio Martini. Nell’ambito dell’incontro è previsto l’intervento del prof. Paolo Puddinu – Ordinario di storia e istituzioni estremo oriente dell’Università di Sassari, per discutere sulle tradizioni e l’etica del lavoro in Giappone. Nel pomeriggio, invece, si susseguiranno gli interventi di Paolo Di Marco della Simest (Società Italiana delle Imprese all’Estero), di Paolo Abramo di Unioncamere, di Tommaso Cafora di Invitalia, di Paolo Quattrocchi di Ice Roma, Giacomo Nicastro di Ice Calabria e ancora interverranno i rappresentanti del Gruppo Sace Assicurazioni che tratteranno le «Opportunità di Sviluppo Economico e Commerciale».
«L’obiettivo principale della Convention – termina il comunicato – è quello di offrire maggiori informazioni sul Sistema Paese Giappone, stimolando la partecipazione delle aziende che operano nell’intero territorio calabrese».