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Dopo aver dedicato un minuto di silenzio ai morti per il terremoto in Abruzzo, è stato firmato e sottoscritto il Protocollo d’Intesa dai rappresentanti del Consiglio regionale e della Società Dante Alighieri di Quilmes, la città argentina in cui la comunità dei calabresi è molto presente. Del Protocollo d’intesa è parte anche l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. All’iniziativa ha partecipato, oltre al vice Console di Quilmes, Vincenzo Vessato, il presidente del Consiglio comunale della città argentina, Gustavo Filaretti. L’evento è stato considerato «straordinario per i passi avanti che consente di fare alla cultura dell’interscambio fra la folta comunità di calabresi della città argentina e la Calabria e anche per la dimostrazione che la Calabria è in grado di onorare la parola data». Obiettivo fondamentale del Protocollo d’intesa è fare in modo che le radici italiane delle nuove generazioni all’estero non appassiscano, ma siano irrobustite. Da questo indispensabile presupposto per la crescita di una regione del sud italiano come la Calabria, che insegue, spesso però in maniera retorica, il miglioramento delle sue relazioni con le tante Calabrie sparse nel mondo, nasce la firma a Quilmes, che ci ha consentito di vedere un’umanità cos fisicamente distante dalla nostra regione eppure così vicina, per affetto, nostalgia e cultura alla Calabria più di tanti che non l’hanno mai lasciata. «Non si deve mai dimenticare la sofferenza di chi è partito – ha detto Amendola – e nel vedere con quanta attenzione i calabresi d’Argentina guardano alla Calabria. Credo che compito della Regione e dell’Italia sia quello di fare per loro molto di più».
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