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L’ex sindaco di Cosenza, Eva Catizone, si è dimessa dall’Assemblea nazionale del Pd. Catizone lo rende noto con una lettera ai segretari nazionale e calabrese del partito, Dario Franceschini e Marco Minniti. «Vi confesso – afferma Eva Catizone nella lettera – che sono entrata nella fase di prima costituzione del Partito democratico ricca di speranze nel poter partecipare alla comune edificazione di una casa plurale, capace di dare voce a sensibilità politiche differenti, a partire da quella libertaria e riformista che mi è più affine per identità e appartenenza. Ho partecipato con dedizione alla stesura della Carta dei valori d’un partito nel quale, ahimè, oggi stento a ritrovarmi, per la cancellazione d’una serie di convinzioni care al cuore della sinistra italiana, per le quali poter condurre battaglie di libertà, a partire dal testamento biologico passando per la timidezza, se non la dimenticanza, sul Mezzogiorno. Per non dire di certa ambiguità sulla realizzazione di un’opera tanto costosa quanto inutile com’è a mio avviso il Ponte sullo Stretto. E poichè, cari segretari, per me le idee e le libertà, individuali e collettive, hanno ancora un senso, considero oramai conclusa l’esperienza all’interno d’un partito nel quale francamente non mi riconosco più». «Certa che comprenderete le mie ragioni – conclude la lettera – vi ringrazio sin d’ora per quel pezzo di cammino che insieme abbiamo percorso, che per me ha significato un arricchimento umano e politico».
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