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Paolo Barbarossa (nella foto), presidente del Cosenza calcio a 5, lascia l’incarico. «La decisione – spiega l’interessato – era ormai maturata in me già da qualche mese. Sono purtroppo venuti meno tutti gli stimoli e le motivazioni che in questi anni mi hanno fatto desistere da una simile definitiva scelta. Se non l’ho manifestata prima è dovuto alla mia formazione dirigenziale che mi porta a rispettare sempre sino in fondo gli impegni presi portando a termine le stagioni con onori ed oneri. Non vi è dubbio, che la deludente stagione, ha un peso decisivo sulla scelta. Non soltanto – aggiunge – per i risultati tecnici che non sono venuti, ma soprattutto per il graduale sgretolamento dei quadri dirigenti al presentarsi delle prime difficoltà. Ritrovarmi da solo, eccezione fatta per i dirigenti Franco Metallo e Enzo Perri, ad affrontare la seconda metà della stagione in modo gravoso dal punto di vista economico raccogliendo pochissime soddisfazioni, vi assicuro che anche un coriaceo come me alla fine butta la spugna. Il mio calcio a cinque – afferma ancora – non è questo. Non è quello delle legioni straniere e per questo recito anche un mea-culpa per aver dato ascolto ad altri circa l’arrivo di giocatori stranieri (da premettere che non ho nulla contro brasiliani e argentini) invece di utilizzare risorse umane locali. Il mio calcio a cinque è fatto di passione, di dedizione, di amore, oggi sono pochissimi i giocatori che lottano esclusivamente per la maglia che indossano ed in uno sport dilettantistico tutto questo è allarmante. Lascio, dunque, perchè non mi diverto più!»
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