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Come nel resto del Paese, anche in Calabria si presenta il grave fenomeno del sovraffollamento penitenziario. Il 26 marzo scorso la capienza delle dodici strutture penitenziarie della Regione, 2 case di reclusione e 10 case circondariali, ha registrato la presenza record di 2.566 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare di 1.778 posti. In Calabria, poi, c’è anche una grave carenza di poliziotte penitenziarie rispetto alle necessità operative. Sono appena una cinquantina di Agenti. Questo è quanto dichiara Donato Capece, Segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia penitenziaria Sappe, da questo pomeriggio in visita alle strutture penitenziarie della Calabria con il Segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante ed il Segretario regionale per la Calabria Damiano Bellucci. Capece aggiunge: «Recenti operazioni di Polizia hanno riportato all’attenzione dei mass media nazionali il problema della criminalità organizzata in Calabria, fronteggiata quotidianamente dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, con uomini e mezzi comunque inadeguati. E tra le forze dell’Ordine non può essere sottaciuto il lavoro svolto quotidianamente dal personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, chiamato a gestire oltre a tutte le generali problematiche attinenti gli Istituti anche quelle relative alla criminalità organizzata, particolarmente presente in regione ed indicata come una delle più pericolose tra le associazioni mafiose. Noi abbiamo rappresentato recentemente al Capo del DAP Franco Ionta le sedi penitenziari calabresi che necessiterebbero di una nuova struttura. In particolare – continua – sono state rappresentate le situazioni relative a Lamezia Terme, in cui l’attuale Casa Circondariale è ubicata in un ex convento con una capienza di soli 30/50 posti; Crotone e Cosenza anche in aggiunta alle Case Circondariali esistenti, attese le mutate esigenze di custodia e di trattamento dei detenuti, sì da consentire condizioni di sicurezza anche di ristretti del circuito di A.S.; Reggio Calabria, dove è certamente da completare l’istituto attuale, e la ex Casa Mandamentale di Mileto. I contenuti della nostra lettera sono stati ripresi dal deputato dell’Italia dei Valori Giovanni Paladini, che ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia Angelino Alfano. Ora ci auguriamo che il Guardasigilli risponda presto all’interrogazione parlamentare e che il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria ponga tra le priorità d’intervento anche la risoluzione delle criticità calabresi».

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