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di GIUSEPPE LEO
Non è certo l’allegria lo stato d’animo dominante in casa Calabra Maceri Rende. La sconfitta subita sabato scorso a opera di Pomezia ha gelato le aspettative di quanti si erano recati al “Ferraro” desiderosi di rivedere quella squadra che in più occasioni aveva saputo far la voce grossa nei testacoda. L’attuale classifica che vede le rendesi dimenarsi nel mare in tempesta della zona play out è la risultante di un’annata agonistica costellata da ingenuità e malasorte.
Il barometro segna tempo in peggioramento in vista della impegnativa trasferta che vedrà impegnate le cestiste biancorosse al Pala Restivo opposte alla Trony Cagliari terzo in classifica ma per ritrovare il sereno occorrerà tirar fuori massima personalità e intelligenza cestistica sul rovente parquet sardo. Partita che presenta un elevato grado di difficoltà derivante da più d’una incognita: su tutte i consueti problemi logistici dovuti al lungo viaggio per raggiungere l’isola dei nuraghi e la consapevolezza del fatto che nemmeno il quintetto cagliaritano potrà permettersi “regali” se vorrà difendere la piazza play off. In questo frangente contano le motivazioni, ma la freschezza atletica non può non giocare un ruolo cruciale. Ed è per questo che abbiamo sentito il parere del preparatore fisico Luciano Bove, che ormai da quattro anni si prende cura dei muscoli delle cestiste in casacca biancorossa.
Mancano due giornate alla fine della stagione regolare, come sta la squadra dal punto di vista fisico?
«Siamo in una condizione più che ottimale, poiché i carichi di lavoro sono ormai ridotti all’indispensabile».
Lei fa un po’ da termometro della condizione fisica della squadra. C’è un’atleta che la sta favorevolmente impressionando in quanto a costanza e dedizione negli allenamenti?
«Premesso che tutte le ragazze sono da elogiare, perché in questo gruppo nessuno
snobba gli allenamenti, potrei nominare Catanese perché nonostante la giovane età, ha molte qualità positive, tra cui la serietà. Inoltre, mi va di menzionare l’impegno quotidiano mostrato da Chesta, un esempio per tutti. Alla vigilia molto si puntava su Castagna. Lidia ha un carattere coriaceo, è in grado di affrontare e superare le difficoltà. La sua condizione sta migliorando dopo l’ennesimo infortunio e sono sicuro che il suo contributo sarà ancora una volta determinante».
Pronti per i play out?
«Abbiamo due settimane per ricaricare le energie. Certo la posizione di classifica sempre in bilico non mi ha permesso di impostare un lavoro mirato, ad esempio sulla resistenza. Tuttavia ritengo che il nostro, più che di gambe, sia un problema di testa».
Nota di colore in chiusura: nei giorni scorsi la squadra ha premiato con una medaglia alla fedeltà l’onnipresente capo ultrà Francesco Morrone. Un rendese doc vicino al vessillo biancorosso anche in tempi di magra.
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