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«All’inizio ho temuto di non riuscire a superare la fase di adattamento e privazione affettiva. Poi, proprio perchè amo le sfide, ho voluto provarci fino in fondo, abbandonando l’idea che in quanto disabile non ce l’avrei fatta»: a parlare è Gerry Longo, il concorrente non vedente eliminato dal Grande Fratello.
«L’idea iniziale era quella di raccontare in chiave costruttiva e propositiva
la disabilità – dice ancora Gerry, 31 anni, di origini reggine – ma volevo anche
mettermi in gioco. Il mio essere vero e propositivo poteva essere uno spunto di riflessione costruttiva per persone normodotate che non avevano mai avuto la possibilità di avvicinarsi alla disabilità e insieme un modello positivo per chi non riesce a raccontarsi superando i limiti spesso imposti dalla non accettazione della propria condizione». E il calabrese ha anche riferito di essere rimasto molto deluso da Siria, la coinquilina con cui sembrava avesse instaurato un rapporto speciale. La ragazza, infatti, lunedì ha preferito salvare un’altra persona condannandolo, così, al televoto. Ora Gerry vuol tornare al suo lavoro all’Enac (Ente nazionale aviazione civile), dove si occupa «della gestione della parte dei reclami legata alla corretta applicazione del regolamento europeo che garantisce pari diritti nel trasporto delle persone a ridotta mobilità».
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