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Cosenza è il comune con le migliori condizioni strutturali per le scuole dell’obbligo calabresi. Il dato la vede con il 58,2% del punteggio assegnabile dal rapporto Ecosistema Scuola 2009 e la 40ª posizionata nella graduatoria nazionale. Segue al 44° posto la città di Vibo Valentia, che si pone con il 54,92% del punteggio assegnabile a metà della classifica nazionale.
Punteggio molto più in basso per Crotone che si posiziona 77^.
Bocciate Reggio Calabria e Catanzaro in quanto assenti dalla graduatoria e perchè i comuni hanno risposto in maniera incompleta alle domande del questionario di Ecosistema Scuola.
Sono anche quest’anno le città del nord a confermarsi come i luoghi privilegiati per creare condizioni strutturali degli edifici scolastici sempre più sostenibili.
La fotografia realizzata da Legambiente con la nona edizione di Ecosistema Scuola 2009 – indagine sullo stato della qualità degli edifici scolastici in Italia – è chiara. In alto nella graduatoria: Prato, Biella, Terni, Forlì, Livorno, Parma, Firenze, Asti e Macerata.
L’indagine nazionale, realizzata tramite questionari, ha elaborato i dati forniti da 95 comuni e i dati raccolti riguardano tre principali parametri: la qualità della struttura degli edifici in termini di età e idoneità all’attività scolastica, i servizi e l’avvio di pratiche ecocompatibili e le situazioni di rischio cui sono esposti gli edifici.
«E’ veramente piccolo lo sforzo che, rispetto allo scorso anno, Comuni e Province hanno fatto per migliorare la qualità delle strutture scolastiche in Calabria, – ha commentato Maria Rosaria Paluccio, responsabile Scuola e formazione di Legambiente Calabria – anche se notiamo con soddisfazione che, spinti dall’obbligo della messa in sicurezza degli edifici, più scuole si siano dotate di certificati di agibilità statica e di quella igienico-sanitaria. Ma sono ancora tante le scuole che necessitano di manutenzione ordinaria e straordinaria». «Bene ha fatto la Regione Calabria a costituire il gruppo di lavoro previsto dall’intesa Stato – Regioni, che dovrà individuare le situazioni di rischio negli edifici scolastici calabresi, – ha continuato Maria Rosaria Paluccio – ci auguriamo che il lavoro si concluda al più presto e che le strutture a rischio vengano rese sicure. Gli studenti calabresi e tutto il personale della scuola hanno il diritto di vivere e lavorare in scuole agibili e più vivibili. Come quelle del Nord, dove la sicurezza e l’attuazione delle buone pratiche rappresentano la normalità».

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