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Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è intervenuto sulla vicenda dell’aeroporto di Crotone rispondendo ad un’interrogazione della senatrice del Partito Democratico, Dorina Bianchi. La parlamentare crotonese chiedeva al Ministro se non ritenesse che la realizzazione di un nuovo aeroporto in Calabria, nella zona della sibaritide, con un costo di oltre 20 milioni di euro, «non fosse troppo onerosa rispetto ad un più razionale progetto di potenziamento del già esistente aeroporto Sant’Anna di Crotone, nonchè se la somma potesse essere meglio impiegata per la progettazione e conseguente realizzazione di una metropolitana leggera che connetta l’Alto Jonio cosentino, la provincia di Crotone e quella di Lamezia Terme». Nell’interrogazione, inoltre, Dorina Bianchi aveva chiesto «quali provvedimenti il Ministro voglia adottare perchè l’aeroporto di Crotone rimanga punto di riferimento per i suoi oltre 100.000 passeggeri annui». Matteoli, riconoscendo la crescita del flusso di passeggeri che negli ultimi anni ha fatto registrare l’Aeroporto di Crotone, ha risposto che «sulla base dei nuovi stanziamenti previsti dalla finanziaria 2009 si sta valutando la possibilità di bandire una nuova gara previa rivisitazione dei parametri della precedente in termini di contributo pubblico e/o livello di servizio richiesto». Per quanto riguarda la realizzazione dell’aeroporto di Sibari il Ministro ha precisato che «lo scalo non rientra tra le proposte di pianificazione e sviluppo del sistema aeroportuale nazionale che sono soggette ad approvazione da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti». E ha aggiunto che «in assenza di un Piano Nazionale degli Aeroporti appare non condivisibile l’opportunità del costruendo aeroporto della Sibaritide». In conclusione, scrive, «il Ministero non può che concordare con l’interrogante circa la necessità di una diversa e più proficua utilizzazione dei fondi destinati all’aeroporto di Sibari la cui valutazione riguarda, tuttavia, la sfera di intervento della politica sia nazionale sia, in gran parte, regionale».
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