1 minuto per la lettura
Il servizio dell’Asp di Vibo, si rivolge alle persone che versano in precario stato di salute, in disagiate condizioni socio economiche o che risiedono nelle contrade lontane dalla città. In caso di emergenza dunque, potranno utilizzare degli appositi telefoni cellulari chiamati «soccorso», che l’Azienda sanitaria ha messo a loro disposizione per chiamare, in caso di urgente necessità di salute, un ospedale, il proprio medico curante, la postazione di continuità assistenziale, il servizio emergenza urgenza del 118 o i parenti.
L’iniziativa è ancora in via sperimentale ma sarò potenziata nel corso del tempo, dopo i primi risultati legati all’avvio del servizio.
Il Commissario straordinario dell’Asp, Rubens Curia, di concerto con i direttori dei distretti di Vibo, Serra San Bruno e Tropea, Michelangelo Miceli, Vincenzo Barillaro e Antonio Maglia, attiverà nei territori interessati un monitoraggio attraverso i medici di base per andare alla ricerca del soggetto in grado di poter usufruire del beneficio.
“In questo ambito assume particolare rilevanza il coinvoglimento dei medici mutualisti – ha spiegato Curia – che sono a più diretto contatto con i pazienti residenti sul territorio. Per stabilire, infatti, un iniziale elenco di pazienti potenzialmente interessati al servizio ci affideremo proprio ai medici mutualisti per effettuare una indagine conoscitiva sullo stato di salute ed economico sociale di quanti vivono nelle contrade sparse sul territorio della provincia”.
Le prime aree interessate in quanto risulterbbero maggiormente emarginate, saranno Filadelfia, Monterosso e Polia, dove ad alcuni medici di base della zona sono stati già consegnati da parte del sistema aziendale informatico dell’Asp, nove telefoni cellulari soccorso.
1|8]Nella foto il commissario straordinario dell’Asp di Vibo, Rubens Curia
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA