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Sono ancora in corso le operazioni dei Carabinieri del Comando provinciale di Ferrara che stanno eseguendo in tutt’Italia, dalle prime ore di oggi, trenta ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, con l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’organizzazione di stampo mafioso Farao-Marincola di Cirò (Crotone).
I destinatari sono ventiquattro italiani e sei albanesi. Per tre di loro, c’è anche l’accusa di favoreggiamento personale aggravato per aver aiutato gli ex latitanti Giuseppe Cariati e il capocosca Cataldo Marincola, ora detenuti, a eludere le investigazioni dell’autorità giudiziaria, consentendo loro di sottrarsi all’esecuzione di ordinanze di custodie cautelare in carcere rispettivamente dei gip di Catanzaro e Milano. A emettere le trenta ordinanze di stamattina è stato il Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta del Pm della Dda del capoluogo emiliano.
Le indagini condotte tra febbraio 2007 e febbraio 2008, hanno svelato l’operatività di un gruppo italo-albanese dedito al traffico e allo spaccio di cocaina ed eroina da Olanda, Germania e Albania, direttamente riconducibile alla cosca Farao-Marincola.
Gli otto italiani al vertice dell’organizzazione, secondo gli investigatori, risultano direttamente riconducibili alla cosca della ‘ndrangheta. Durante l’indagine “Vortice 2” sono già stati arrestati nove corrieri e un latitante, e sono stati sequestrati 6,6 kg di cocaina e sei di eroina. È stato inoltre documentato l’uso, da parte dei vertici dell’ organizzazione, del software ‘Skypè e di e-mail, per le conversazioni e le comunicazioni relative all’attività, in modo da eludere le investigazioni.

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