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Si insedierà domani sera a Reggio Calabria il comitato unitario contro l’invio dei Bronzi di Riace al G8. Questo che secondo quanto scrivono i membri in una nota “è aperto a tutte le forze culturali, sociali e politiche di Reggio Calabria e, soprattutto, ai singoli uomini e donne di questa città che considerano i due guerrieri ospitati presso il Museo della Magna Grecia un bene comune inalienabile, patrimonio di un’intera collettività, che non può essere oggetto di trattative o merce di scambio”, non accetta l’idea del trasferimento, seppur temporaneo, dei Bronzi in Sardegna a luglio soprattutto perchè “l’ultima parola non compete nè al premier Berlusconi, nè al sindaco Scopelliti, nè a chicchessia si arroghi il diritto di decidere sulla testa degli altri, ma spetta ai reggini e alle reggine, anche attraverso forme di consultazioni democratiche come il referendum popolare”.
Ecco perchè il comitato si appella a tutti i consiglieri comunali di Palazzo San Giorgio, indipendentemente dalla collocazione partitica, affinchè inoltrino al Sindaco una formale richiesta di convocazione del referendum.

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