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Su proposta della Cisl funzione pubblica, accolta unanimemente dalle altre organizzazioni sindacali e dalla RSU, ieri la delegazione sindacale impegnata nelle trattative sul personale ha interrotto la concertazione in atto per protestare contro le mancate risposte dell’Amministrazione regionale sulle problematiche della vertenza di dicembre, che interessano oltre 20 mila lavoratori pubblici in Calabria.
«Avevamo riavviato le relazioni sindacali ha dichiarato in merito il segretario della Fp-Cisl, Natale Pace – in base alle promesse e agli impegni assunti dall’Assessore Frascà e dal presidente Loiero, che si sarebbero affrontate tutte le questioni poste dal Sindacato nella vertenza di Natale che aveva portato alla occupazione della Sala Riunioni di Palazzo Alemanni, sede della Presidenza della Giunta.
Dopo diverse riunioni – ha aggiunto – ci siamo resi conto che l’unico interesse dell’Amministrazione Loiero era quello di trasferire più lavoratori possibile negli uffici di Catanzaro, incrementando un pendolarismo che in questi giorni di disastro idro-geologico e delle vie di comunicazione calabrese sta creando gravi problemi ai lavoratori.
Già i 350 ex LSU stabilizzati a 24 ore sono praticamente ammassati, senza neppure una sedia per sedersi, negli uffici regionali del capoluogo, spesso tolti da posti di lavoro nel territorio dove si rendevano invece utili.
Per contro mancano ancora soluzioni ai tanti problemi prospettati, non si hanno risposte se non evasive e qualche volta gli stessi problemi sono nel tempo peggiorati. A onore del vero, nulla da addebitare alla delegazione di parte pubblica, rappresentata dai dirigenti del Dipartimento del personale Izzo, Marasco, Longo e Tassone, che, probabilmente con difficoltà vive le stesse indeterminatezze del sindacato, ma è dalla parte politica che mancano risposte e impegni».
I punti in discussione riguardano Ardis, equipe socio psico pedagogiche, ex lsu stabilizzati. «La sfilza di problemi senza risposte – aggiunge il sindacalista – potrebbe continuare con i lavoratori AFOR e ARSSA, con il Contratto Decentrato di tutti i dipendenti regionali per il 2009 che non parte, con i problemi insoluti dei lavoratori della sanità dovuti all’accorpamento delle ASL e con l’ancora mancata stabilizzazione dei precari del comparto e della dirigenza nella sanità, per i quali forse a giugno sarà stato perso anche l’ultimo treno prima del blocco delle stabilizzazioni».
Alla fine della riunione parte pubblica e sindacale hanno ieri concordato che la concertazione viene interrotta «e che la prossima riunione sarà convocata solo per ricevere risposte, proposte e soluzioni ai problemi dei lavoratori». Il Sindacato unanimemente ha ipotizzato anche la possibilità di spostare il confronto direttamente con la parte politica.
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