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Fucili, pistole e munizioni sono stati rinvenuti ieri in un fondo agricolo di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese, dai carabinieri che al termine dell’operazione hanno tratto in arresto il proprietario del terreno. Si tratta di Francesco Fazio, 31 anni, con precedenti specifici, accusato di detenzione di armi clandestine e da guerra e di munizioni.
Alle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Crotone con quelli della stazione di Isola Capo Rizzuto e la collaborazione dei militari dello squadrone Cacciatori di Vibo Valentia e del Battaglione Puglia di Bari, supportati da un elicottero e da unità cinofile, hanno fatto irruzione in un’azienda agricola estesa per circa cinque ettari in località Bugiafro; in quel momento Francesco Fazio stava dormendo in un casolare all’interno della proprietà. I carabinieri hanno rinvenuto le armi nascoste in parte sotto terra e in parte nella vegetazione, avvolte in buste di cellophane e in sacchi di juta. In particolare sono stati rinvenuti un fucile a canne parallele calibro 12 senza marca; un fucile Breda semi automatico calibro 12 con matricola punzonata; un fucile a canne parallele Bernardelli calibro 12 con matriola punzonata; un revolver calibro 10,40 senza marca e matricola antecedente al 1921; un revolver Astra calibro 38 special con matricola abrasa; una penna pistola Erma calibro 22 e circa 650 cartucce di vario calibro per fucili e pistole. Inoltre in un magazzino attiguo al casolare i carabinieri hanno trovato un kalashnikov.
Su tutte le armi, a partire da quelle con la matricola leggibile – ha spiegato il capitano Domenico Dente, comandante della Compagnia carabinieri di Crotone – sono in corso accertamenti per stabilirne la provenienza ed eventualmente se siano state già utilizzate per fatti delittuosi. Ma soprattutto per capire se Fazio le nascondesse per conto di una cosca di Isola Capo Rizzuto. L’uomo, comunque, ha asserito che le armi erano sue. Già nell’agosto del 2005 Fazio venne arrestato dai carabinieri che lo trovarono in possesso di due pistole con matricola abrasa ed il colpo in canna, pronte per sparare.
Il 10 febbraio scorso, ancora nel territorio di Isola Capo Rizzuto, un altro arsenale era stato rinvenuto dalla Guardia di finanza: fucili, mitragliatori, esplosivi, munizioni anche in quel caso nascosti sotto terra.

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