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Un trasferimento in mobilità ordinaria di un capo squadra dal comando di Crotone a quello di Catanzaro (comando di residenza), nel quale è stato preferito uno che in graduatoria è il penultimo, scavalcando, di fatto, diciannove colleghi.
E’ quanto accaduto nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e motivo di una clamorosa protesta ieri a Catanzaro. La manovra, secondo i denuncianti, sarebbe stata tentata dal dirigente regionale per favorire un proprio congiunto.
La denuncia arriva dal coordinatore provinciale dell’RdB Cub (la Federazione delle rappresentanze di Base dei Vigili del Fuoco di Catanzaro), Francesco Cutruzzulà che ieri mattina, con il coordinatore regionale Antonio Jiritano, ha sostenuto i colleghi coinvolti nella vicenda di un trasferimento “accomodato” per favorire il parente del dirigente regionale dei Vigili del Fuoco.
«Quanto è successo è di una gravità enorme proprio perché viene da un dirigente regionale che sino a pochi mesi fa era in servizio proprio presso quel Ministero». Erano almeno trenta, o forse più, i Vigili del Fuoco che si sono adunati nel piazzale dell’Ispettorato regionale della Calabria, in via Barlaam da Seminara. Alcuni di loro sono anche saliti sul tetto della palazzina comando, per dare un segnale forte alla loro protesta.
«Non è accettabile – ha riferito Jiritano – che si continui a giocare sulla pelle dei lavoratori per favorire chicchessia. Abbiamo già tollerato tanto in questi anni nel vedere parenti fare servizio a casa senza averne diritto ed altri lavoratori sballottati in tutte le città della Penisola».
La manifestazione è rientrata solo dopo che il Comandante provinciale, ha annunciato la volontà del Ministero di annullare il provvedimento e di confermare la graduatoria in vigore.

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