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Era un incontro molto atteso quello che si è tenuto nel pomeriggio di ieri al centro agroalimentare, tra il governo regionale e i sindaci calabresi per presentare il complesso piano per affrontare l’emergenza ambientale, economica e sociale scoppiata in quelli che sono stati definiti i «tre mesi più difficili degli ultimi decenni» in Calabria.
L’inverno non è ancora alle spalle, così come non è affatto superata la preoccupazione di un ritorno del disastroso maltempo delle ultime settimane,
ma «è necessario iniziare subito il percorso attraverso il quale sia possibile superare lo stato di disagio di interi territori e popolazioni».
E’ partito proprio da qui il governatore Loiero per illustrare alle decine di sindaci arrivati da tutte le parti della regione il piano di interventi deciso dal suo esecutivo.
Una relazione particolarmente sentita iniziata con due puntualizzazioni che il presidente ha sottolineato con forza. La prima indirizzata al governo, al quale è
stato rivolto il ringraziamento per la disponibilità al confronto, i cui esiti però non sono stati ritenuti sufficienti rispetto alle difficoltà della situazione: «Non posso negare l’attenzione che i sottosegretari Gianni Letta e Bertolaso hanno prestato alle nostre vicende, ma la decisione di destinare 55 milioni di euro alla Calabria è decisamente inadeguata a fronteggiare l’emergenza nella quale ci troviamo».
La seconda ha invece riguardato i sindaci calabresi: «Qui non esistono calcoli politici che tengano, il governo regionale ha il dovere di non fare distinzioni di alcun genere. Tutti voi avete il diritto di essere sostenuti dalle istituzioni regionali ed è quello che faremo».
Il punto cardine del ragionamento di Loiero è stata l’individuazione di una strategia a medio lungo termine in grado «non solo di ripristinare la normalità, ma anche di fare in modo che il nostro territorio non venga più distrutto come è stato in questi mesi».
Nessun intervento quindi senza programmazione, nessuna soluzione arrangiata, ma un programma complesso «che deve essere articolato in più fasi».
La questione fondamentale ha ovviamente riguardato l’individuazione dei fondi necessari a far uscire la regione dall’emergenza. Suquesto punto Loiero ha voluto
rimarcare con forza l’azione del suo esecutivo: «per la prima volta un governo regionale ha saputo assumersi in pieno la responsabilità di attuare un piano che non ha precedenti nella nostra storia. Il piano a sostegno delle infrastrutture sarà finanziato completamente con i fondi di competenza della regione attraverso la rimodulazione dei Por Calabria».
Da capogiro le cifre presentate: un miliardo e duecento milioni di euro la stima dei danni. Uno sforzo enorme che pone una serie di problemi pratici, sollevati da più sindaci che hanno lanciato «l’allarme attuazione» a causa delle procedure farraginose e dei consueti iter burocratici che invece di aiutare la spesa finiscono per ingessarla.
L’assessore regionale Mario Pirillo ha specificato i provvedimenti inseriti nel pacchetto a sostegno delle imprese agricole duramente colpite dal maltempo: «Saranno rafforzate le misure per garantire i finanziamenti necessari alla ricostruzione di capannoni, all’acquisto di macchinari andati distrutti, al ripristino delle colture danneggiate, così come cospicue saranno le somme utilizzate per il ristabilimento della viabilità interpoderale».

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