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Diceva Oscar Wilde “Parlate bene, parlatene male purché se ne parli”. Chissà se Marida Celestino, la cantante cosentina che da stasera sarà sul palco di Sanremo condivide questo motto. C’è di certo che nel blog del sito sanremese si parla tanto di lei e non sempre in positivo. C’è chi l’accusa di aver comprato un
considerevole pacchetto di schede telefoniche per far salire la sua posizione al vertice della classifica. Cosa che le avrebbe assicurato l’accesso alla fase finale del concorso web, vicendo sulle circa 500 canzoni presentate a Bonolis
circa tre mesi fa. Si critica tanto il contorno e poco la sostanza: si parla del look, dell’attività professionale del padre di Marida, del suo aspetto fisico, ma si dice poco della sua canzone, del testo, della musica. C’è chi arriva persino a criticare la maglietta usata nel video che conterrebbe “pubblicità occulta”. E c’è anche chi si è inventato un ironico “Marida fan club” che prende in giro il testo della sua canzone: «Fantastico, altro che trottolino amoroso, Tut tut tut tà: la chitarra e la farfalla». Leo invece ha il dubbio che il produttore Dino Vitola, ex patron di Castrocaro possa aver “influenzato” la buona posizione in classifica. Ma per fortuna c’è anche tanta gente che apprezza “Quando non è amore”. Il pezzo – scrive Claudia – lo canta una ragazza mora molto mediterranea
la classica bellezza italiana. Complimenti a Marida per la gioia che mi mette ogni volta che ascolto la sua canzone. Ti voto per tutti questi motivi. Viva la italianità di Marida e la serenità che mette la sua canzone». E ancora sull’onda dell’ironia: «Farfalla, yesterday, e altre allucinazioni verbali del genere, rendono la musica futurista. Marinetti le faceva un baffo: De Chirico, se potesse
dipingere ancora, prenderebbe ispirazione dal testo della nostra Marida, e deframmenterebbecosì la realtà». Altri ancora entrano invece nel merito del pezzo: «Non capisco niente di discografia – dice Pierfrancesco M. – già, ma io so capire l’arte dell’artefatto e dalla finzione. I Miodio non venderanno, ma è un
gruppo che ha carattere, e scrive delle canzoni molto belle e non banali. Marida, tu sei una jazzista, ma non hai niente di nuovo da proporre? Chi se ne importa del
“discograficamente valido”, meglio essere liberi che schiavi del business». Un altro frequentatore del blog ufficiale di Sanremo premette che non voterà, non
accettando la logica del voto a pagamento, ma ha ascoltato tutte e 10 le canzoni: «Solo due mi sono piaciute: Ania ed i Miodio. Tutto il resto, rispettando i gusti di tutti, mi sembrano le nenie di sempre, con testi e parole banali e melensi. Aggiungo infine che il direttore artistico del festival, Bonolis, dovrebbe sentire il dovere morale di ricordare Valentina Giovagnini,
cantautrice classificatasi seconda fra i Giovani nel 2002 scomparsa a gennaio a causa di un tragico incidente automobilistico a 28 anni». E infine chiosa Ylenia:
«Chi ha i soldi o è raccomandato passa, il talento resta a casa. Infatti basta vedere chi è stato eliminato». Intanto tra critiche e complimenti Marida da ieri è nella città dei fiori a godersi il suo debutto alla corte suprema della musica
leggera italiana.
Rosita Gangi
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