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Ancora un pareggio casalingo. L’ennesimo 0 – 0 di una stagione che potrebbe nascondere ancora molte insidie. L’ultima vittoria casalinga risale al 23 novembre scorso, 1-0 contro la Val di Sangro. Poi, nulla più. Solo sbadigli e delusioni per il sempre più sparuto popolo rossoblù, che anche ieri tutto ha visto tranne che una partita di calcio. Alla Vibonese in mezzo al campo sono mancate le geometrie di Pirrone e il cambio di passo di Di Mauro; ma tutto ciò non giustifica appieno l’involuzione del gioco. A questa squadra manca un centravanti che dia profondità e faccia risalire la squadra. E Iadaresta non è certo Mastrolilli. Almeno per il momento.
CRONACA. La prima vera occasione dell’incontro capita sui piedi di Zotti, dopo sei minuti di gioco, ma disturbato da Ranellucci, il fantasista cincischia e l’occasione sfuma. La Vibonese si difende bene, ma fatica a costruire gioco.
Così Galfano cambia subito assetto ai suoi, e passa al 4-2-3-1, con Genesio, Polito e Melis a ridosso di Iadaresta. Il risultato, però, non cambia e così dopo mezzora di gioco il tecnico inserisce la seconda punta. Si passa, quindi, al
4-4-2, con Taua al fianco dell’evanescente Iadaresta. Tuttavia, è ancora il Noicattaro a farsi vedere dalle partidi Amabile, con Rana il cui tiro da fuori area non è pericoloso. Con gli esterni bloccati dietro e con il centrocampo incapace di supportare l’attacco, la Vibonese si affida ai lampi di Taua. E proprio dai piedi del nuovo entrato arriva il primo pericolo per gli ospiti: l’attaccante si beve un paio d’avversari e serve in mezzo Iadaresta, quest’ultimo manca l’impatto vincente con la palla.
Nella ripresa Galfano inserisce Kulenthiran per dare maggiori geometrie al centrocampo, ma un’uscita sbagliata di Amabile rischia di mettere gli attaccanti ospiti in condizioni di battere a rete. Orefice però è più lesto di tutti salva. Il copione visto nel primo tempo non cambia. Il Noicattaro si limita a difendere il risultato e la Vibonese fatica ad imbastire un’azione degna di nota.
Ci pensa così Taua (nella foto) ad illuminare la scena. Al 32′ con un gran bel gioco di gambe si libera splendidamente di due avversari in area di rigore, ma da posizione defilata si fa respingere il cross. Dieci minuti dopo è lo stesso attaccante a dare un sussulto al pubblico di casa. Servito da Oudira, Taua salta un avversario, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Non succede altro.
Antonino Schinella
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