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Pari e patta tra Reggina e Palermo. Un punto, però, può bastare al Palermo per mantenere la posizione d’alta classifica, un po’ meno alla Reggina che aveva assoluto bisogno di vincere e che, invece, ha pareggiato ancora una volta, mentre si assottigliano le partite a disposizione per risalire la classifica. E’ sempre meglio non perdere, ma la squadra ha sprecato un’altra opportunità interna per compiere un importante passo avanti in classifica. Col pareggio può solo continuare a tenere acceso il lumicino della speranza salvezza in attesa i tempi migliori. Il decisivo guizzo in avanti è ancora rinviato, la prossima trasferta di Catania e la successiva gara interna con la Fiorentina, di questo terribile mese di febbraio, non sono molto promettenti.
La Reggina, però, deve crederci anche perchè Santos e compagni hanno trovato la giusta concentrazione, almeno in difesa, per centrare il difficile obiettivo.
Di Gennaro è apparso un po’ in ombra in zona gol e nell’unica occasione che gli è capitata non ha ripetuto il gesto di San Siro. Corradi non ha trovato lo spunto vincente in area siciliana, ne Barillà e Krajcik sono stati così lucidi a tal punto da regalare sprazzi di bel gioco sulle fasce. In compenso, la difesa ha retto bene, anche se il centrocampo ha zoppicato, mantenendo la squadra abbastanza compatta, soprattutto nel secondo tempo, rischiare meno possibile.
Tatticamente il match ha presentato delle diversità per il modo di giocare delle due squadre: quattro difensori il Palermo che ha liberato tre uomini di punta e tre centrocampisti a sostegno, tre marcatori la Reggina con due esterni sulla linea difensiva per fare fronte al potenziale offensivo rosanero e tre centrocampisti davanti la difesa con licenza di costruire il gioco fino alla trequarti di campo. Di Gennaro e Corradi hanno fatto risalire la squadra, ma la Reggina è apparsa molto abbottonata.
Guardinga per non subire il contropiede, la squadra amaranto ha tenuto a bada il Palermo tatticamente, cercando di colpire al momento opportuno.
Le due squadre, però, si sono annullate per buona parte della gara ed i portieri sono rimasti a lungo inoperosi anche se il Palermo è stato più pungente grazie a Liverani che ha dettatoi tempi ed al trio offensivo Simplicio-Cavani-Miccoli, impreciso nelle conclusioni, ma sempre pronto ad insidiare la difesa amaranto.
Solo per dieci minuti nel secondo tempo, la Reggina ha sfiorato ripetutamente il gol.
APPROCCIO. Il Palermo non ha trovato varchi in avvio. Merito della Reggina che è stata molto accorta, limitando la sua azione offensiva. L’approccio non è stato scoppiettante per gli amaranto che hanno preferito non correre rischi. Innanzitutto la prudenza che non è mai troppa ed alla fine, la paziente attesa del gol partita non è stata premiata.
CRONACA. Al sesto, scambio Di Gennaro-Barillà-Di Gennaro con tiro di quest’ultimo di poco a lato. Si apre così la partita povera di azioni gol nel primo tempo. Al nono, Campagnolo esce a valanga sui piedi di Cavani, al quindicesimo, invece, è una punizione di Bovo che costringe Campagnolo a rifugiarsi in angolo. Alla mezz’ora è Miccoli che sfiora di testa un pallone crossato da Cassani. Parata di Campagnolo che subito dopo si stira ed lascia il posto a Puggioni. Brivido per la Reggina al quarantesimo. La punizione di Liverani è perfetta per la deviazione di testa di Simplicio che sbaglia mira e manda a lato.
Il pericolo si rinnova due minuti dopo con Cavani che anticipa tutti di testa al centro dell’area ma non ha mira. Nella ripresa, la Reggina costruisce al nono la sua più bella palla gol. Costa converge e serve Barreto. Passaggio di ritorno in area e tiro basso che Amelia neutralizza in due tempi. Hallfredsson da poco in campo, converge e tira al trentasettesimo, palla di poco fuori. La partita s’infiamma, la Reggina sfora ripetutamente il gol. Al trentottesimo, Corradi fa da torre per Di Gennaro che tira sul portiere in uscita. Ci riprova Hallfredsson da lontano al trentanovesimo, Amelia è piazzato, ma su capovolgimento di fronte Cavani supera la difesa amaranto e si presenta solo davanti a Puggioni che salva in angolo, evitando la solita beffa finale.
CLASSIFICA. La Reggina resta da sola all’ultimo posto. Dopo il turno casalingo, la squadra amaranto non ha accorciato le distanze dal Torino e dal Chievo, guadagnando solo un punto nei con fronti del Lecce sconfitto in trasferta.
E’ una magra consolazione anche se una delle prossime trasferte sarà proprio sul campo pugliese dove si annuncia una delle tante delicate sfide spareggio dopo quella di Catania.
Rino Tebala
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