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Diverse le iniziative che prenderanno vita a Reggio Calabria, patrocinate dall’Amministrazione comunale (il Civico Consesso aveva già approvato nel febbraio dello scorso anno un ordine del giorno impegnandosi a celebrare adeguatamente la ricorrenza), ed organizzate dal «Comitato 10 febbraio», con la collaborazione del circolo didattico «Cassiodoro» di Pellaro e la XV circoscrizione.
Il programma che scandirà la celebrazione è stato illustrato, nel corso di una conferenza stampa, dai consiglieri comunali Beniamino Scarfone e Pasquale Morisani e da Luigi Amato responsabile, a livello provinciale, del Comitato promotore, il quale ha fornito particolari sulle varie fasi della giornata. In mattinata, dalle 9, dunque, la scuola elementare «Cassiodoro» di Pellaro, diventerà la sede del dibattito pubblico su «Le Foibe: ricordare per educare», al quale parteciperanno oltre a Scarfone ed Amato, anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, Sebastiano Vecchio, assessore comunale all’Istruzione ed Edilizia Scolastica, Guido Leone, dell’Ufficio Scolastico Regionale, don Massimo Laficara, parroco di Santa Maria del Lume, Giuseppina Princi, dirigente scolastico del plesso dove si terrà l’incontro, che, tra l’altro, vedrà la presenza di Lidia Muggia, esule istriana che porterà la sua testimonianza diretta.
Alle 12, poi, una corona di fiori sarà lanciata nelle acque antistanti l’Arena Ciccio Franco, mentre alle 18 e 30, nella Chiesa di San Giorgio al Corso sarà celebrata una Santa Messa in memoria delle vittime.
A seguire la Chiesa ospiterà il concerto musicale della Banda «Città di Reggio Calabria», diretta dal maestro Roberto Caridi. «Queste manifestazioni, – ha sottolineato Beniamo Scarfone – intendono evidenziare l’importanza che riveste il ricordo storico. Un’importanza che va al di là del valore ideologico. La volontà, infatti, è rappresentata dalla necessità, innanzitutto, di veicolare, e farlo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni, il messaggio di come sia fondamentale alimentare la memoria».
«Si è trattato di un dramma di levatura nazionale – ha poi ricordato Morisani – ed è sicuramente questo l’aspetto principale: con le manifestazioni promosse per il 10 febbraio si concretizza la possibilità che gli avvenimenti accaduti possano essere portati all’attenzione, in particolare, dei nostri ragazzi».

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