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“Il caso non è ancora chiuso. Sono necessari degli approfondimenti che sono in corso. Le indagini della Procura proseguono”. Il Procuratore capo della Procura del Tribunale di Castrovillari, Franco Giacomantonio annuncia che la Procura continua le proprie indagini sul caso della violenza sessuale che si sarebbe consumata ai danni della giovane bracciante rumena mercoledì scorso in località Bruscate Grande di Sibari e i cui presunti responsabili, già rinchiusi nel carcere di Castrovillari, sarebbero cinque suoi connazionali.
Intanto, ieri mattina, la ventiduenne rumena è stata “sentita”, presso la procura castrovillarese, dai due sostituti procuratori, Larissa Catella e Francesco Pellecchia, titolari del caso. Le indagini continuano.
“Stiamo lavorando. Ulteriori accertamenti sul caso – ha tenuto ad evidenziare il Procuratore capo Giacomantonio – sono necessari in seguito alle dichiarazioni rese dai cinque rumeni in sede di udienza di convalida del fermo”.
I cinque braccianti rumeni, Maricel Munteanu, di 33 anni, Vasile e Varel Muresan, di 21 e 33 anni, Paul Cristian Tarnavean, di 21 anni e Tiberiu Calin Lacatus, di 20 anni, accusati di violenza sessuale e di sequestro di persona ai danni della loro connazionale, infatti, durante l’interrogatorio di garanzia, tenutasi lunedì scorso presso il carcere di Castrovillari, hanno negato gli addebiti e si sono professati innocenti, fornendo al giudice delle indagini preliminari, Cataldo Collazzo, anche delle indicazioni circa i loro spostamenti di quel mercoledì pomeriggio, quando sarebbe stata consumata la violenza sessuale sulla loro connazionale. A quanto si è appreso, da fonti vicine alla Procura, anche lo stesso Gip Collazzo, nella sua ordinanza con cui ha convalidato i fermi giudiziari eseguiti venerdì scorso e ha disposto la custodia cautelare in carcere dei cinque braccianti rumeni, avrebbe segnalato “alcuni elementi di problematicità che meriterebbero di essere approfonditi”. Il Procuratore capo Giacomantonio vuole avere una visione chiara e temporale di quanto successo.
“Dobbiamo sapere quando è successo e come è successo. Abbiamo sufficienti certezze, ma vogliamo approfondire. Vogliamo – ha concluso Franco Giacomantonio – che quel sufficiente sparisca”.
Intanto, ieri mattina la giovane ventiduenne rumena ha varcato il portone del Palazzo di Giustizia castrovillarese ed è salita al secondo piano dove è stata sentita dai due sostituti procuratori, Larissa Catella e Francesco Pellecchia, titolari del caso. La giovane rumena nel corso dell’interrogatorio, durato all’incirca un’ora, avrebbe confermato quanto già dichiarato ai carabinieri al momento della denuncia.

Antonio Iannicelli

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