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Sono 169 le persone denunciate, a vario titolo, per una truffa perpetrata ai danni dell’Inps. A scoprirla è stata la Guardia di Finanza, che oggi ha tenuto una conferenza stampa nella sede del porto di Corigliano Calabro, nel Cosentino.
Una cooperativa agricola, secondo quanto è stato riferito, sarebbe stata creata solo allo scopo di ottenere indebite erogazioni di prestazioni previdenziali, come indennità di disoccupazione, maternità e malattia, a favore di falsi braccianti agricoli. Le indagini sono iniziate perchè la cooperativa agricola non aveva mai presentato dichiarazioni fiscali. Solo dopo è stata scoperta la truffa.
La cooperativa agricola aveva denunciato circa 20.000 giornate lavorative, effettuate da 200 dipendenti. Ma era tutto falso. Come anche molti dei documenti allegati ai contratti, riprodotti in maniera artificiosa. Falsificata anche la documentazione fiscale, fatture e registri contabili.
I falsi dipendenti erano quasi tutti parenti e amici del titolare della cooperativa, un uomo definito vicino alle cosche della ‘ndrangheta operanti nella Sibaritide, ma di cui non è stato reso noto il nome, a causa di altre indagini ancora in corso. L’Inps ha già disconosciuto quanto versato e sta operando per il recupero delle somme, circa 300.000 euro, indebitamente versate ai falsi braccianti, che sono stati quasi tutti denunciati anche per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e concorso in reati di falso. Ai fini fiscali, recuperati per tassazione circa 400.000 euro e recuperata Iva per 40.000 euro.
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