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«Svelare i pupari» che stanno dietro la vicenda dell’inchiesta Why not «è la cosa più importante». A dirlo è stato Gioacchino Genchi, il consulente dell’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris.
«Da uomo dello Stato – ha detto parlando con i giornalisti a Catanzaro – sento il peso della responsabilità che da protagonista e testimone mi ha accompagnato negli ultimi anni nelle vicende di questa terra ed il mio obiettivo primario è dare un contributo a fare chiarezza».
«Mi difendo – ha aggiunto – da una grande porcata e mistificazione che riguarda persone che hanno speculato su questa terra. Hanno distratto le risorse comunitarie e nazionali rendendo i giovani ancora più servi del sistema clientelare».
«In Calabria – ha poi sostenuto Genchi – le Procure hanno anche ottenuto successi nella lotta ai latitanti e con tanti arresti. Penso a chi sta pagando il frutto dei loro errori ed anche loro hanno diritto ad una giustizia che sia uguale per tutti. Una giustizia che manda in carcere i boss e lascia fuori i colletti bianchi non è giusta».
«Forse – ha poi detto Genchi – qualcuno sperava che stamani non venissi a deporre in questo processo per poter dire che avevo preferito andare a Matrix. Ma non è così. Oggi sono stato il primo ad arrivare. Al simpatico invito di Mentana ho risposto chiedendo solo che la trasmissione fosse in diretta. È stata una manifestazione di giornalismo libero e democratico senza tagli e censure e mi compiaccio che sia avvenuto in una tv commerciale, così come era successo a Sky, ma anche alla Rai».
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