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Cresce il numero degli spettatori negli stadi italiani. Un trend positivo, anticipato nei mesi scorsi e confermato dai dati raccolti e forniti dalla Lega Nazionale Professionisti. Lo rende noto la Federcalcio sottolineando che si tratta di «un incremento sensibile che ribadisce l’efficacia delle strategie che il mondo dello sport e le istituzioni, insieme, stanno adottando». Gli spettatori sono in media 24.825 a partita, vale a dire 2.395 in più rispetto alla passata stagione (22.430) e addirittura 5.633 in più (19.120) rispetto alla stagione 2006-
2007, quando le presenze negli stadi crollarono in serie A per le conseguenze
di Calciopoli, ma salirono in B, per la presenza di alcune grandi retrocesse a tavolino. Al comando della classifica c’è la città di Milano: Milan e Inter staccano nettamente gli altri club, con i rossoneri protagonisti che superano quota 60.000 (esattamente 60.067) contro i 51.637 dei nerazzurri. Bene le due
romane: la Roma è terza, la Lazio quinta, mentre il Napoli si avvicina a quota 40.000 e per la Juventus 22.251. Ultima nella classifica del pubblico presente allo stadio è il Siena con 10.630 spettatori. «Il calcio desta ancora grande interesse – è la conclusione della Figc -, resiste l’amore per la squadra del cuore, soprattutto funzionano le iniziative promosse dal protocollo d’intesa, siglato nei mesi scorsi dal Ministero degli Interni, dal Coni e dalla Figc, per riportare serenità all’interno degli stadi, anche attraverso l’utilizzo degli steward». Insomma un dato in controtendenza rispetto agli ultimi anni che mette un segnale positivo sul piatto del panorama calcistico italico. Nonostante
l’incipiente potere delle tv a pagamento e la dilagante offerta di altra natura, il dio pallone continua incontrastato il suo ritorno in scena come padrone assoluto del gusto del pubblico. Con i numeri positivi, tranne alcuni circoscritti episodi di violenza, sta tornando un certo ordine negli stadi che è la seconda notizia positiva in tempo reale oltre al trend degli spettatori. Stadi pieni e spettacolo di buon livello, un modo per dare al pallone italico le stellette da protagonista nella scena mondiale.
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